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Sciacca, differenziata. I condomini contro l’ass.re Mandracchia: “Sottovaluta il problema, inutile una sola riunione adesso”


Nuova batosta per l’assessore Mandracchia che vede gli amministratori di condominio defilarsi dalla polemica sulla scelta del tipo di raccolta differenziata da eseguire, accusandolo di sottovalutare la problematica

 

Brutto periodo per l’assessore Mandracchia, che dopo essere stato attaccato da gran parte della stampa, adesso viene attaccato anche dagli stessi amministratori di condominio presenti al famoso incontro sulla differenziata nei condomini, che dichiarano che l’assessore sottovaluta il problema e che una tematica così complessa si deve affrontare con i giusti tempi, non con una riunione a due settimane dall’avvio del sistema di raccolta. Soprattutto perché Mandracchia e la Bono-Sea – vincitrice del Piano Aro – non hanno dettato linee guida già stabilite, ma anzi hanno mostrato di avere “idee poco chiare” sull’argomento, chiedendo consigli e pareri.

Insomma, “proprj ‘nu figurone!”, avrebbe detto Vincenzo Salemme in una delle sue commedie. 

Il comunicato stampa che oggi gli amministratori condominiali hanno inoltrato è chiaro e non lascia spazio all’interpretazione: 

“Noi Amministratori siamo stati invitati dall’Amministrazione Comunale ad un incontro con oggetto la “distribuzione kit mastelli per la raccolta differenziata”. Pertanto gli Amministratori di Condominio si aspettavano solo indicazioni sulle modalità di svolgimento del servizio. Con grande stupore invece, l’Amministrazione e la ditta appaltatrice non avendo idee chiare sulle modalità di svolgimento del porta a porta nei condomini, chiedevano agli Amministratori condominiali presenti consigli e pareri sull’argomento della raccolta differenziata, proponendo in alternativa al singolo mastello, la cui distribuzione è già in atto per il centro storico ove insistono parecchi condomini, un mastello detto “condominiale” (max 4 famiglie).

Ne è venuta fuori una “chiacchierata” relativa alla convenienza dell’una o dell’altra modalità.

Precisiamo – scrivono – che gli Amministratori di Condominio non hanno espresso nessuna scelta definitiva, in quanto non titolati a farlo, ma hanno solo rappresentato le loro perplessità sul mastello condominiale e sulle conseguenze che potrebbero insorgere sia in ordine alle eventuali sanzioni che verrebbero irrogate all’intero condominio e sia al deposito dei mastelli all’interno dell’androne condominiale con relative conseguenze igienico-sanitarie”. Che sia venuto anche agli amministratori il pensiero della frittura di pesce nell’androne del palazzo, da noi prospettato in questo articolo? (clicca)

“L’Amministrazione Comunale, – continuano gli amministratori – a nostro parere, sottovaluta i riflessi giuridici, legali, logistici e anche economici, che devono essere affrontati in tempi e modalità congrue e ragionevoli, e non di certo in un unico incontro indetto due settimane prima dell’avvio di un cambiamento che per la nostra città riteniamo epocale.

In conclusione gli Amministratori di Condominio, ritengono che la totale organizzazione e gestione del servizio, spetti agli organi preposti (l’Amministrazione Comunale, Società appaltatrice). E non di certo nè ai condomini e nè tantomeno agli Amministratori di condominio, che si occupano, ai sensi del codice civile, della gestione di sole parti comuni condominiali.

Ad ognuno le proprie responsabilità”.