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Sciacca. Elezione sindaco: si va al ballottaggio, tra Messina e Termine. Così ha deciso la “Commissione elettorale”

Il giudice Dino Toscano presidente della “Commissione elettorale centrale” dopo la verifica dei voti verbalizzati nei seggi ha deciso che a Sciacca sarà ballottaggio tra Messina e Termine

Per il giudice Dino Toscano che ha presieduto la “Commissione elettorale centrale” che ha verificato tutti i verbali delle 42 sezioni della città, sarebbero una ventina i voti che non hanno consentito a Ignazio Messina di ottenere il 40,% necessario per essere eletto al primo turno.

I delegati di lista di Ignazio Messina hanno però sollevato la questione di 28 schede che sono contestate e quindi provvisoriamente non state ancora assegnate e ciò a loro dire implica che il procedimento dello scrutinio non si è concluso e che la volontà di espressione dell’elettore non sia stata salvaguardata.

Ricordiamo che le contestazioni sono state mosse da entrambi i contendenti, quella di Termine relativa alla sezione 4, nella quale pare ci sono stati problemi sul conteggio e la sezione 28 contestata da Messina, relativa alle 28 schede contestate e non attribuite, ma che per Messina sarebbe chiara l’indicazione sulla sua persona.

Alle ore 14, 20 il segretario comunale ha comunicato che il magistrato, dopo la verifica ha stabilito che Ignazio Messina si è fermato al 39,9% e quindi si va al ballottaggio del 26 giugno.

Messina ha annunciato che sulle schede contestate e “provvisoriamente” non assegnate, farà immediatamente ricorso al TAR, organo di giustizia amministrativa competente sulla questione, deputato ad  entrare nel merito della verifica.