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Sciacca. Il Carnevale “sedotto e abbandonato”: dopo la RTI anche i Carristi rinunciano all’organizzazione


A 24 giorni dalla data – almeno prevista – del Carnevale ancora non si sa chi e come lo dovrà organizzare: sarà questo l’ennesima dimostrazione del “buon lavoro” della giunta Valenti bis?

Tanto tuonò che piovve. All’ennesima richiesta di documenti da parte dell’Ufficio Affari Generali all’ATS CARNEVALE – l’associazione temporanea di scopo formata da 6 associazioni di carristi – ha dato forfait, spedendo per pec la rinuncia all’affidamento dell’organizzazione dell’Edizione 2019 del Carnevale di Sciacca nello stesso giorno in cui, secondo programmi, avrebbe invece dovuto firmare il contratto.

Insomma, a 24 giorni dalla prima sfilata del Carnevale la cui locandina gira già da questa estate, ancora non si sa nulla circa l’organizzazione della manifestazione.

A dire la verità però, la locandina c’era già da questa estate, e per un buon motivo. L’ex assessore e vicensindaco Filippo Bellanca aveva già le idee chiare su come gestire la cosa, ma con il famoso azzerramento, tutto è andato perduto e chi lo ha sostituito non è stato capace non solo di migliorare quanto già fatto e dimostrato con la buona riuscita del Carnevale Estivo, ma neppure di garantire una minima “continuità amministrativa” utile a organizzare il Carnevale 2019 senza danneggiare la città.

E la città è stata evidentemente danneggiata, notizie libere sul web di liti, problemi, difficoltà organizzative e non solo, incertezze di tutti i tipi: ma con un clima così, chi mai si giocherebbe eventualmente le ferie per venire al Carnevale di Sciacca che anche nella migliore delle ipotesi, sarà organizzato in meno di 20 giorni? Chi dovrebbe dare fiducia ad una manifestazione simile?

Quindi con tutta probabilità resterà una festa paesana, con buona pace delle mire dell’amministrazione che non è stata capace neppure di comunicare degnamente con la stampa in modo da limitare i danni.

Noi di Fatti&Avvenimenti.it abbiamo voluto raggiungere telefonicamente proprio l’ex vicesindaco Filippo Bellanca che è evidente si sia “mangiato un bel pollo”, malgrado abbia mantenuto grande aplomb e compostezza, mostrandosi dispiaciuto per i danni arricati alla città da questa vicenda e da ex amministratore ha voluto dichiarare: “Un grave errore è la mancanza di comunicazione da parte dell’Amministrazione su un tema tanto importante e che smuove importanti risorse economiche, mentre le notizie continuano ad uscire fuori dalle associazioni o dalle ditte interessate, lasciando intuire una cattiva capacità di gestione della vicenda”, ha detto.

Il futuro adesso non è chiaro; certo, in un modo o in un altro il Carnevale dovrà essere organizzato comunque. Pare che, data la crisi, l’Amministrazione abbia calato l’asso, dando la gestione della vicenda nelle mani dell’assessore Brunetto che oggettivamente allo spettacolo con Vito Bono Sindaco si dimostrò abbastanza capace, il tutto ovviamente scavalcando il povero assessore Tulone che probabilmente ormai non ci fa più nemmeno caso.

Da indiscrezioni pare inoltre che Brunetto stia contattando i responsabili delle ditte della RTI Carnem Levare – gli stessi che per primi avevano rinunciato – per fare un ulteriore tentativo e affidare così l’organizzazione. Inoltre, circola voce di un dialogo in atto anche con la Futuris SRL, ditta già nota sul territorio per essersi occupata di altri eventi. Staremo a vedere, siamo nelle mani di Carmelo.