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Sciacca. Imprenditore 59enne condannato a 9 mesi dalla cassazione: “Gestiva rifiuti senza autorizzazione”


La Corte di Cassazione ha condannato in via definitiva un imprenditore 59enne di Sciacca, riconosciuto colpevole della gestione di rifiuti senza autorizzazione. L’uomo avrebbe svolto le contestate attività all’interno di un terreno in contrada “Tabassi Santa Maria”

Un 59enne di Sciacca, P.C.P., è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione, dopo che lo scorso 16 ottobre 2018, la corte di Appello di Palermo, aveva riunito i processi a carico dell’uomo, condannandolo alla pena di nove mesi di reclusione, con pena sospesa, ed una multa di quattromila euro.

Secondo l’accusa, l’imprenditore, in un terreno agricolo di sua proprietà, ubicato in contrada “Tabassi Santa Maria”, sulla strada provinciale 37, che da Sciacca conduce a Caltabellotta, aveva messo su un attività di raccolta di rifiuti speciali pericolosi, nella maggioranza auto e veicoli da demolire, il tutto senza alcuna autorizzazione e senza mai tenere conto dell’impatto ambientale. Nel terreno inoltre è stato trovato anche dell’amianto.