⦿ Ultim'ora

Sciacca. Milioti(AP): il sindaco segue un vecchio modo di fare politica che è quello delle “SEGRETE STANZE”


Il Consigliere comunale Giuseppe Milioti (AP), oggi torna ad attaccare la maggioranza, con un comunicato che pubblichiamo integralmente.

“Premesso , – scrive Milioti – che continua l’atteggiamento di chiusura ed il silenzio assordante da parte del Sindaco e della sua coalizione sui grandi temi che riguardano la città, (vedi bocciatura mozione tavolo tecnico/politico terme), nonostante consiglieri comunali, cittadini, associazioni ed ora anche professionisti continuino a voler trasmettere messaggi di collaborazione attiva alla vita politica locale, avendone tutto il diritto, Il Sindaco re la sua maggioranza che fanno: seguono un vecchio modo di fare politica che è quello delle “SEGRETE STANZE”. E non quello delle comunicazioni e del confronto . Alla faccia dello slogan “#conmeilsindacoseitu”.

Mi Rincresce constatare che , considerato il livello accademico del Sindaco, mai messo in discussione, ma che non sempre si sposa con l’essere grandi amministratori , sottolineare come lo stesso Sindaco abbia, (quando lo ha fatto), in due parole risposto in maniera inappropriata alle domande che gli vengono poste senza mai dire quali siano le sue scelte politiche o le sue prese di posizione attuali e future , in merito a questioni che a mio avviso sono sempre attuali come, la rescissione del contratto con Girgenti Acque e all’invito fatto dal sottoscritto il 05/09/2017, con il quale chiedeva di portare avanti in maniera immediata , urgente e decisa la battaglia all’interno dell’ATI, per addivenire ad una riduzione delle tariffe idriche che oggi, in un momento congiunturale di forte crisi economica risultano le più alte in Italia”.

“Capisco benissimo l’imbarazzo del nostro Sindaco – continua il consigliere – nel constatare che non è così semplice come sembrava con le parole, ottenere la rescissione del contratto con il gestore idrico e capisco anche l’ulteriore imbarazzo nel chiedere ufficialmente ai 16 Sindaci dissidenti di portare avanti la battaglia per la riduzione delle tariffe, perché uno dei motivi per i quali i costi delle tariffe sono altissime dipende proprio dalla mancata consegna delle reti da parte dei suddetti comuni. Pertanto, prendendo atto della sentenza della Corte Costituzionale n. 93/2017 che ha bocciato l’art. 3, comma 3, lettera i) della L.R. 19/2015, inizi quantomeno questa battaglia, invitando i sindaci dissidenti a mettersi in regola. Oggi più che mai ritengo, sia questo uno dei temi che va affrontato con urgenza, senza tralasciare Il progetto che prevede il risanamento della rete idrica cittadina spesso definita “un colabrodo” e che fino ad oggi ha costituito una sorta di alibi di molti dei disservizi idrici che si registrano in città.

Infine conclude: “Orbene, chiedo al Sindaco di comunicare ai nostri concittadini, come e se ritiene opportuno affrontare la questione Tariffe all’interno dell’ATI per ottenerne la riduzione ed inoltre a che punto è l’iter che dovrebbe portare all’ammodernamento delle reti idriche cittadine grazie ai finanziamenti ottenuti dalla città a prescindere di chi abbia i meriti.

Mi aspetto una risposta che guardi al futuro della nostra sfruttando il passato come un segnale di direzione e non un muro dove appoggiarsi. “A buon intenditor poche parole”.