Dopo parecchi giorni di rumoroso silenzio intervengono anche i consiglieri di centro-destra saccensi sul caso dei posti Covid all’Ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca: “La Dirigenza dell’Asp si prende la responsabilità di individuare un’unica struttura che abbia le caratteristiche giuste e che non vada in conflitto con i reparti già presenti”
Di seguito la nota integrale dei consiglieri. “La Nostra Città sta attraversando un momento difficilissimo a causa dell’emergenza in atto simile ad una guerra, anzi peggio perché non abbiamo molte armi per combatterla che forse arriveranno alla fine. Servono procedure d’urgenza, rapide, in deroga anche ad alcune norme.
Avevamo osservato un religioso silenzio nel rispetto di chi oggi vive il dramma in prima linea, dei sanitari e delle forze dell’ordine, ma non possiamo stare zitti di fronte alle notizie che arrivano dai piani alti della politica e dell’Asp che prevedono l’inserimento di posti covid-19 all’interno del nostro Nosocomio.
Non siamo degli esperti in materia ma le esperienze vissute in altri paesi d’Italia ci insegnano che questa non può essere la soluzione al problema, quindi nessun campanilismo.
Abbiamo attraversato la fase ancora in atto in cui la presenza di focolai negli ospedali purtroppo non consentiva di garantire una certezza nell’eliminazione delle fonti di infezioni. Ad oggi, ed in piena emergenza non capiamo come si possa pensare ad una soluzione del genere , in un momento in cui , ma vorremmo essere smentiti non con i proclami ma con i fatti, il nostro personale sanitario addirittura non ha ancora l’attrezzatura base per fronteggiare l’emergenza in atto. Cosa diversa invece se si investiva in passato somme per creare un padiglione anche adiacente agli ospedali con queste caratteristiche.
Riteniamo quindi che per limitare i focolai serve mettere i positivi al Covid-19 in singole strutture e non dividerli in diverse strutture anche per evitare anche la dispersione di risorse umane ed economiche. Così da non avere più il problema della gestione ambientale, il personale naturalmente deve essere garantito per sicurezza, e i malati, tutti affetti dalla stessa patologia, devono essere seguiti senza la preoccupazione di trasmettere la patologia. Riteniamo inaccettabile che vengano prese decisioni che possono arrecare danni devastanti alla nostra comunità senza tenere conto di quanto sopra descritto.
La Dirigenza dell’Asp si prende la responsabilità di individuare un’unica struttura che abbia le caratteristiche giuste e che non vada in conflitto con i reparti presenti all’interno della stessa e spieghi preventivamente in maniera scientifica le scelte adottate. Noi ci opporremo a qualunque decisione che possa arrecare danni al nostro territorio. Siamo semplicemente preoccupati anche della mancanza di comunicazione e del silenzio assordante dei vertici dell’ASP”.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.