L’ex assessore con una nota fa un excursus del problema rifiuti spiegando come il sindaco fosse a conoscenza da quasi un anno di quello che sarebbe potuto succedere
Un durissimo “J’accuse” quello del consigliere comunale ed ex assessore Paolo Mandracchia, che oggi interviene sull’emergenza rifiuti spiegando che “non può essere un’emergenza dato che il sindaco sapeva tutto dall’estate 2018” e che quanto accade oggi a Sciacca circa la gestione rifiuti è frutto di “scelte ben precise” della Valenti &Co.
Mandracchia parte dal lontano 2017: “Dopo anni di proclami, ingenti risorse economiche utilizzate per sensibilizzare la cittadinanza alla differenziata, la Sogeir nel 2017 ci ha “donato” una percentuale che si attestava al 32 per cento. Il dato statistico evidenzia che i Comuni ricicloni furono solo quelli con una popolazione vicina al migliaio di residenti a conferma che il sistema Sogeir non ha funzionato.
Sin dall’insediamento della prima Giunta Valenti ci veniva raccontato che i problemi della discarica Saraceno/Salinella sarebbero terminati grazie al nuovo progetto di ampliamento della famigerata vasca V5.
Falso, come tante altre cose che avremo modo di affrontare nei mesi a venire.
Il progetto della vasca V5 risultava da sostituire e pertanto non finanziabile, come si evince dalla documentazione presso il DAR e dal deliberato della Giunta Regionale n.301 del 10/09/2016.
Mentre la discarica di Santa Maria veniva interdetta al conferimento a causa di numerosi rinvii di adeguamenti normativi non attuati perché molti comuni conferivano senza pagare le competenze facendo andare in crisi finanziaria una società loro partecipata.
Tralasciando le vere emergenze dell’estate 2017, a onor del vero anche nel 2016 vi furono diverse emergenze, con l’avvento della nuova Presidenza SRR ( Dott Enzo Greco Lucchina ) l’assemblea dei soci, sempre ridotta in termini di partecipazione, finalmente decise di verificare la progettualità della discarica Saraceno/Salinella e diede mandato all’ufficio tecnico della Sogeir di modificarne alcuni contenuti e ridurre il faraonico progetto che prevedeva una spesa di 23.050.000 euro. Gli uffici del Dipartimento e il Presidente Musumeci hanno confermato quello che alcuni soci della SRR sostenevamo da tempo.
Possiamo migliorare il piano ARO, come già fatto estendendo le aree del porta a porta, modificare il sistema di raccolta e quant’altro. Oggi la mancata raccolta dei rifiuti non è un’emergenza. La proiezione relativa ai conferimenti dei sovvalli ci portava inesorabilmente verso la saturazione dell’impianto di Saraceno/Salinella – dice Mandracchia – , saturazione aggravata dall’ingresso di materiale proveniente da comuni non soci e addirittura da fuori regione.
Anche la saturazione della discarica di Santa Maria (frazione umida) era messa in conto, aumentando dal 32 al 76 per cento la differenziata del Comune di Sciacca i limiti sarebbero ben presto stati raggiunti.
Queste problematiche erano state da me rappresentate dinanzi all’intera Giunta nell’estate 2018, per questo oggi confermo che non si tratta di emergenza. Il Sindaco & C. hanno fatto scelte ben precise, se questo è il tentativo di gestire il sistema rifiuti in Città, non penso bisogna aggiungere altro, per il momento”.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.