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Sciacca. Salomone rimossa, Sindaco Valenti: “Tutto sembrava tranne che una biblioteca”


Il sindaco Francesca Valenti lo definisce un avvicendamento tecnico, per i consiglieri comunali Salvatore Monte e Fabio Termine, invece, anche se con termini più sobri, una sorta di “punizione”.

Sciacca. Salomone rimossa, Sindaco Valenti: “Tutto sembrava tranne che una biblioteca”

Sciacca. Caso dott. Elina Salomone rimossa, Sindaco Valenti: “Tutto sembrava tranne che una biblioteca”

Gepostet von FattieAvvenimenti SciaccaeProvincia am Samstag, 12. Mai 2018

Non sappiamo quale sia la verità e quindi eviteremo qualsiasi tipo di commento, ma ogni lettore dopo avere analizzato le posizioni di quasi tutte le parti in causa, potrà farsi la sua personale opinione.

La prima voce a chiedere chiarimenti sulla vicenda è stata quella di Salvatore Monte, che considera il trasferimento un atto gravissimo e ha chiesto di conoscere quali i criteri adottati nello specifico. QUI L’ARTICOLO

Poi è stata la volta di Fabio Termine che sulla sua pagina facebook adombra sospetti sulla futura gestione della Biblioteca Comunale e chiede qual è l’idea diversa di funzionamento  a cui l’amministrazione sta ripensando, quanto l’assessorato al bilancio ha previsto per la gestione della Biblioteca, quali le azioni che si vogliano mettere in campo e a quale funzionario con competenze specifiche si sta pensando. Poi un elenco delle cose fatte da Elina Salomone che a suo giudizio sono state positive . QUI LA NOTA

Non sono gli unici interventi sulla vicenda e non tutti sono contrari al sindaco. L’ex direttore della Biblioteca comunale, Giovanni Tagliavia, sentitosi tirato in ballo, per frasi poco edificanti sull’operato delle gestioni precedenti alla Salomone, proprio in risposta alle tante attività collaterali elencate da Termine, ha dichiarato alla nostra redazione, che le biblioteche – in tutto il mondo – sono luoghi sobri dove si va per leggere in silenzio, le varie attività collaterali si fanno altrove e nel caso di Sciacca, il luogo deputato è l’istituto S.Anna.

“ Che strano – scrive Tagliavia – . Mi attaccano le due associazioni (?) Mizzica e Italia Nostra che hanno contribuito alla chiusura della biblioteca. I bilanci non si fanno sulla onda mediatica ma sui numeri: quanti utenti nelle precedenti amministrazioni della Biblioteca e quanti utenti fino ad ieri? Quanti testi hanno comprato e la qualità dei testi acquisiti dalle passate direzioni e quante dalla direzione che l’ha retta fino ad ieri? Badate bene che per utenza si intende chi va a prendere un libro in prestito o consultarlo in Biblioteca. Non si intende utenza chi viene a “giocare” con il proprio smart o pc in Biblioteca. Va inoltre considerato che la “Mons Cassar” è un archivio storico conservativo, con delle sezioni più “moderne” e dedicate ai ragazzi e bambini”.

A tutti il sindaco Francesca Valenti nel video, ha risposto gettando acqua sul fuoco e derubricando la vicenda ad un normale avvicendamento di tecnici e funzionari comunali, – come promesso in campagna elettorale – che ha toccato non solo le persone, ma anche gli stessi uffici. Ma tra le righe delle parole pronunciate dal sindaco, si intravedono anche motivazioni di scarso apprezzamento per il lavoro svolto.

Mancano le dichiarazioni della dott. Elina Salomone, ma da diretta interessata , sarebbero scontate. Queste le posizioni di ognuno dei “contendenti”… chi ha ragione? Quale la verità?