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Sciacca. Salta il Consiglio Comunale, Centro destra: il “Sogno Valenti” si è trasformato in un incubo senza fine


L’opposizione di Centro Destra al Comune di Sciacca, dopo l’ennesima seduta del consiglio comunale finita con la mancanza del numero legale, stavolta per “abbandono” della maggioranza dopo il “primo round”, esprimono il loro dissenso

Di seguito la nota

“La bussola è andata persa. Lo avevamo detto ieri sera in Consiglio ad apertura della seduta: l’atteggiamento dei lavori del Consiglio Comunale sono ad un punto di non ritorno.

Lo abbiamo detto in premessa, con il massimo rispetto delle parti, per evidenziare la necessità di un cambio di passo. Un cambio di passo utile per poter portare avanti il nostro ruolo di consiglieri comunali. Un invito rivolto a beneficio di tutte le parti politiche.

Abbiamo esternato le nostre considerazioni al Presidente del Consiglio Comunale e all’Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco. E cosi abbiamo iniziato la seduta, accordando alla maggioranza la possibilità di trattare i temi di carattere tecnico ed urgente ancor prima di discutere dei due punti, inseriti per nostro volere, all’ordine del giorno ovvero: la problematica “Ponte Cansalamone” e la questione relativa agli “introiti spesi dall’imposta di soggiorno”.

Il nostro atto di collaborazione si è rivelato invece un vero e proprio assist per palesare, ancora una volta, la totale mancanza di rispetto da parte dei consiglieri di Maggioranza, i quali dopo aver esitato i punti tecnici hanno abbandonato l’aula, lasciando sei consiglieri tra i banchi dell’aula falcone Borsellino. Un gesto di grande mancanza di rispetto che ci ha indotti a chiedere la verifica del numero legale ed abbandonare l’aula tra lo sconcerto di tutti noi che, increduli, abbiamo assistito ad una deflagrazione della maggioranza davanti alla necessità di affrontare tematiche importanti per la nostra città.

Come avremmo potuto trattare tempi di siffatta importanza senza la presenza della parte politica al governo della città? Ebbene, se ancora ce ne fosse bisogno, abbiamo appurato come il “Sogno Valenti” si sia trasformato in un incubo senza fine.

Consigli Comunali convocati di urgenza per ripianare la totale inefficienza amministrativa di questo governo cittadino, conferenze dei capigruppo che si sono trasformate in delle vere e proprie farse, le sedute del consiglio comunale tenute in piedi per miracolo di Dio con i capricci della ex maggioranza che entra ed esce dall’aula come se nulla fosse. Ed infine, definitasi ospite dell’aula, lei, la Sindaca che in ogni suo intervento trova il pretesto per ribadire che le colpe sono degli uffici, che le risposte devono essere fornite dagli uffici.
Un Sindaco che ieri sera, sulla vicenda sollevata dai consiglieri Bono e Milioti, in merito agli avvisi di

accertamento, ha anche palesemente attaccato tutti i professionisti del settore della nostra città dicendo che “i professionisti che fanno ricorso su questioni che tengono alla prescrizione degli avvisi di accertamento sono professionisti poco seri”.

Ed ancora, sempre il Sindaco, ha ufficialmente dichiarato che l’Amministrazione non risponde alle interrogazioni scritte, avanzate dai consiglieri comunali, in quanto oberata di impegni. Siamo alla follia! Siamo davanti alla totale implosione del palazzo di città.

E’ giunto il tempo di compiere azioni forti e, se necessario, fare tutto il possibile per spegnere la candela e dare voce ai cittadini. Noi, dal canto nostro, faremo il possibile. Non possiamo più restare inermi davanti al seppellimento della nostra città”.