Sette teatri della provincia di Agrigento sono stati dichiarati “monumento nazionale”, ma tra questi non c’è il “Samonà” di Sciacca
Questo è quanto contenuto nel progetto di legge approvato dalla Camera dei Deputati che passa al Senato per l’approvazione definitiva. Uno smacco non di poco conto per Sciacca e al contrario un risultato ed un riconoscimento importante per i teatri agrigentini, in vista di Agrigento Capitale italiana della cultura 2025. I sette teatri “fortunati” sono il Luigi Pirandello di Agrigento, il Regina Margherita di Racalmuto, il Re Grillo di Licata, il Sociale di Canicattì, il del Mare di Menfi, L’idea di Sambuca di Sicilia e il Sant’Alessandro di Santa Margherita di Belice.
A prescindere da come la si possa pensare sotto un profilo puramente artistico, ma va detto che sicuramente il “Samonà” ha caratteristiche architettoniche superiori al “del Mare di Menfi”, sotto il profilo politico il fatto dimostra la totale inconsistenza dei rappresentanti di Sciacca.
L’ex assessore al Comune di Sciacca Salvatore Monte ha così commentato: “Mi complimento di vero cuore con la cittadina di Menfi per l’lmportante traguardo; il “Teatro del Mare” lo scorso anno ha dimostrato di avere ampie potenzialità.
Un plauso anche alla comunità di Canicattì. Il teatro sociale che ho avuto il privilegio di riattivare artisticamente prima del periodo Covid, è una struttura degna.
Dispiace non vedere in questo elenco il nostro teatro popolare saccense, struttura che per la sua storia e la sua conformazione architettonica meriterebbe notevoli riconoscimenti. Davvero un peccato. Sciacca come sempre non riesce, in prima battuta, ad essere al pari di altre realtà. Occorre sempre attendere interventi postumi per metterci in carreggiata con gli altri”.
Redazione Fatti & Avvenimenti