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Sicilia. Presunti militanti leghisti (anonimi) scrivono a L’Espresso. Gelarda (Lega): “Attacco vigliacco”


Il responsabile degli Enti locali della Lega In Sicilia, Igor Gelarda replica stizzito all’appello inviato a L’Espresso firmato da un gruppo di presunti “militanti leghisti anonimi” nel quale hanno criticato le scelte interne alla Lega nell’isola, al grido di “Caro Salvini, siamo leghisti ma in Sicilia il partito va cambiato”


“Chi si nasconde dietro l’anonimato è un vigliacco”. Chiara e dura la replica del responsabile della Lega per gli Enti Locali della Sicilia Occidentale, nominato dal commissario Sen. Stefano Candiani inviato dal vicepremier Matteo Salvini, che poi aggiunge “Chiedono il rinnovamento della classe dirigente, ma non accettano il confronto con gli organi preposti”.

Questa la lettera integrale di Gelarda inviata a L’Espresso.

“Carissimo direttore,
ho letto con interesse la lettera da voi pubblicata, scritta da un gruppo di leghisti anonimi , gruppo che, le posso garantire, non si è mai confrontato né con il Commissario Regionale Sen.Stefano Candiani, nè con il sottoscritto. Mai.

Il popolo siciliano si divide in due grandi categorie, le persone “normali”, cittadini (lavoratori, padri di famiglia) come me e come la stragrande maggioranza dei miei conterranei, che hanno a cuore la propria terra e provano come possono, a difenderla. E poi ci sono i vigliacchi.
Quest’ultimi a loro volta si dividono in varie categorie: esistono i criminali, come i mafiosi che svendono la propria terra per denaro e che sono tra i principali attori del nostro degrado; esistono alcuni politici che hanno ripetutamente tradito la nostra terra, svendendola e svendendoci per un tozzo di pane in cambio di una comoda poltrona.

Un’altra categoria di vigliacchi, l’ultima che citerò, molto molto attiva in Sicilia (ma in realtà un Po ovunque) è quella degli anonimi, i cosidetti corvi, gente che vive nell’ombra e da lì invia insulti ed accuse senza il coraggio di assumersene paternità e responsabilità. L’anonimato è una delle vigliaccherie più insulse che con il buon senso nulla ha a che fare

Questo gruppo di leghisti anonimi non trovano il coraggio di gridare a viva voce il loro pensiero e le loro ragioni.
Eppure spazi ne abbiamo lasciati sempre tanti, riunioni ed assemblee pubbliche non sono mancate, come anche la possibilità di incontrarmi, dal momento che sono sempre per strada, a qualche incontro, o presso qualche gazebo della Lega.

A questi signori, cui ovviamente posso rivolgermi solo attraverso la pagine del Suo giornale ed attraverso Lei, li inviterei a togliere il broncio, a crescere ed a provare a dire chiaramente e serenamente a me quale è il problema e come pensano si debba risolvere, e soprattutto in che modo pensano di aiutare la Sicilia, dal momento che a me pare riproducono ulteriormente i tanti brutti vizi della nostra storia.
Il tema delle ritorsioni è veramente risibile, considerato che in nove mesi di commissariamento non è stato espulso nessuno dalla Lega. Nessuno.

Io ho una mia idea su questa acredine da parte di questi anonimi. Il senatore Stefano Candiani ed io abbiamo alzato un muro altissimo nella nuova lega siciliana contro i vigliacchi, siano essi delinquenti e mafiosi, siano essi politici che hanno tradito la Sicilia. A tal proposito la Lega in Sicilia si è dotata di un codice etico rigidissimo. Non so a quale categoria appartengano questi vigliacchi che le hanno scritto. E forse hanno compreso che da noi non possono avere alcuno spazio. Certamente appartengono a quella di coloro che non hanno il coraggio delle proprie parole e dei propri pensieri.
La categoria che converrà con me che meno di tutte merita ascolto.
Con stima per Lei signor direttore, è per dovere verso tutti i siciliani orgogliosi come me”.