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Fa sparire dal conto dello zio 320mila€ con la complicità di un bancario: nipote e bancario rinviati a giudizio


Con la complicità di un impiegato di banca, un 61enne sarebbe riuscito a fare sparire dal conto corrente dell’anziano zio, la considerevole somma di 320mila euro.

È accaduto a Ravanusa, dove due persone sono state indagate, per circonvenzione di incapace e appropriazione indebita. Secondo quanto appurato dagli inquirenti, Stefano Lana, 61 anni, residente a Ravanusa, ma originario del nisseno, zio della vittima e Calogero Capizzi, 62 anni, di Ravanusa, dipendente dell’Unicredit, avrebbero sottratto all’anziano zio, approfittando delle sue precarie condizioni di salute, i soldi che teneva in banca. L’inchiesta ha portato il sostituto procuratore Alessandra Russo alla richiesta di rinvio a giudizio per i due indagati.

La denuncia è stata presentata dai familiari dell’anziano, che nel frattempo però è morto. Il Lana, con una serie di operazioni finanziare, avvalendosi della complicità del Capizzi, dipendente bancario, avrebbe sottratto da conti correnti e polizze varie, la somma di 320 mila euro. L’ammanco sarebbe stato scoperto dai congiunti dell’anziano dopo che anche la moglie di quest’ultima era venuta a mancare.