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Travaglio: “Intervento russo è secondo tempo di guerra civile iniziata anni fa, russofoni sottoposti ad angherie da Azov”

“Solo chi conosce esattamente cosa ha fatto nel Donbass il battaglione Azov, a quali angherie sono stati sottoposti i russofoni in quella che viene chiamata democrazia, ma che in realtà è molto incompiuta, può non giustificare l’aggressione russa, ma almeno ricostruire il garbuglio dell’Ucraina”

 

Queste le parole di Marco Travaglio pronunciate ieri, venerdì 20 maggio, in collegamento a “Otto e Mezzo”, talk politico di LA7, condotto da Lilly Gruber.

Il direttore de Il Fatto Quotidiano rispondendo alla domanda della conduttrice, ha sostenuto che Vladimir Putin non ha mai pensato di prendersi tutta l’Ucraina, mettere un governo fantoccio a Kiev eliminando Zelensky e avanzare in Europa come un novello Hitler. Secondo Travaglio il leader del Cremlino ha sempre voluto solo e soltanto il Donbass da collegare alla Crimea occupata nel 2014. E ha spiegato meglio il concetto: “Putin è l’unico responsabile di questa guerra criminale e sanguinaria, ma stiamo attenti perché se avessimo capito che era il secondo tempo di una lunga guerra civile, che prima aveva responsabili diversi, probabilmente avremmo parametrato meglio la nostra reazione e non avremmo condannato mezzo mondo a una crisi così devastante auto infliggendoci sanzioni”. Concetto che Travaglio ha spiegato meglio in questo editoriale sul suo giornale

Il direttore de Il Fatto Quotidiano ha evidenziato che sono stati commessi numerosi errori di analisi dando la colpa al “glorioso” battaglione filonazista Azov: “Solo chi conosce esattamente cosa ha fatto nel Donbass, a quali angherie sono stati sottoposti i russofoni in quella che viene chiamata democrazia, ma che in realtà è molto incompiuta, può non giustificare l’aggressione russa, ma almeno ricostruire il garbuglio dell’Ucraina”.

Per Travaglio la soluzione migliore per fermare questa guerra è una conferenza internazionale che garantisca l’integrità di ciò che è rimasto o rimarrà dell’Ucraina, faccia sentire non minacciati i russi e i loro vicini e porti a una descalation delle armi che ora sono in quantità enormi e fanno rischiare l’incidente nucleare.