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Uccisa a coltellate davanti ai figli di 6 e 11 anni dal marito che non accettava la separazione

Ha ucciso la moglie madre di due bimbi piccoli, a coltellate poi ha chiamato il 118 ed ha detto “Sono stato io”. L’uomo non accettava la fine del loro matrimonio

La vittima è Vincenza Angrisano di 42 anni che lavorava come responsabile della sezione territoriale di un’azienda che si occupa di prodotti di pulizia. La donna si era da poco separata da Luigi Leonetti di 50anni  con il quale ancora condivideva l’appartamento dove abitavano. È stato lo stesso assassino a chiamare il 118: “Venite, ho ucciso mia moglie”.

L’ennesimo femminicidio si è consumato nel pomeriggio di ieri in un’appartamento a ridosso di una strada provinciale, alle porte di Andria, in Puglia, dove i due vivevano da separati in casa. A chiamare il 118  è stato lo stesso omicida,  confessando quello che aveva appena compiuto: “Ho accoltellato mia moglie, venite”. I carabinieri si sono precipitati sul posto, poi è arrivato anche il magistrato di turno. Secondo quanto emerso dalle prime indagini, l’uomo che non accettava la fine della loro relazione, avrebbe ucciso la moglie davanti ad almeno uno dei due figli, entrambi minorenni, di 6 e 11 anni, che sono stati affidati subito a una psicologa del centro traumi della Asl Bat. A quanto si apprende, gli operatori sanitari al telefono avrebbero sentito il pianto dei bambini, figli della coppia.

Al loro arrivo i militari dell’Arma  hanno trovato il suo corpo riverso a terra in cucina con diverse ferite all’addome e torace ormai senza vita. Prima di essere portato in caserma l’uomo, che aveva deciso di sostituire il fratello come custode del rimessaggio attiguo alla loro abitazione, avrebbe farfugliato alcune parole e assistito ai rilievi svolti dai militari della sezione investigativa scientifica che hanno scandagliato la scena del delitto.

La sua posizione è al vaglio degli inquirenti e nelle prossime ore potrebbe essere formalizzato il fermo per omicidio. Durante l’ispezione è stata trovata e sequestrata l’arma bianca con cui Leonetti avrebbe ucciso la donna. Saranno gli accertamenti disposti dalla Procura di Trani a confermare che si tratti di quella usata per il delitto. l corpo della donna è a disposizione della autorità giudiziaria mentre le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Francesco Chiechi.

“Ultimamente tra loro due le cose non andavano bene, lei voleva cambiare casa. Lui la trattava male”. Così ai cronisti una collega della vittima. “Ci ha rovinato la vita. È la nostra vergogna”, ha detto uno dei sette fratelli del presunto omicida. “Mi ha telefonato ma non ho risposto perché stavo lavorando. Chissà se l’aveva già uccisa”, ha dichiarato l’altro fratello. “Siamo preoccupati per i bambini”, ha aggiunto la zia dei piccoli.