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Usa. Repubblicani irremovibili: lo “shutdown” è più vicino. C’è tempo fino alla mezzanotte per una mediazione

Il Partito repubblicano non molla, falliti tutti i tentativi di dialogo avviati dallo Speaker della Camera Kevin McCarthy ed ora restano poche ore, se entro la mezzanotte di oggi sabato, il Congresso non troverà un accordo sul bilancio, sarà “shutdown”

Sono ore drammatiche a Washington, il rischio ormai concreto dello “shutdown” si avvicina, con la che gli stipendi dei dipendenti pubblici e una serie di servizi amministrativi verranno congelati. I Repubblicani della Camera da ieri si sono riuniti in una sala del Campidoglio per trovare una soluzione, che se non trovata per il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sarà notte fonda.

Secondo la Cnn, McCarthy avrebbe comunicato ai suoi che “non ci sarebbero molte opzioni per evitare lo shutdown”, la linea dura della destra del Partito repubblicano sta avendo la meglio sulla mediazione dello Speaker della Camera. Nella tarda mattinata di ieri sembrava che qualche timido segnale positivo fosse arrivato, poi la doccia gelata. Il tentativo di trovare un compromesso, rinviando di un mese la scadenza entro cui garantire la copertura dei fondi federali, è fallito nel pomeriggio.

Il tempo corre veloce e se entro la mezzanotte di sabato si trova un accordo lo shutdown sarà inevitabile. Secondo gli economisti intervistati dai media americani, un breve shutdown che congeli gli stipendi e blocchi una serie di servizi amministrativi, dalla concessione di licenze all’apertura dei parchi pubblici, non rallenterà l’economia americana in modo significativo, tanto da spingerla verso la recessione, ma un periodo più lungo avrebbe effetti devastanti sui conti.