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Zelensky ammette caduta di Bakhmut, Putin si congratula con la Wagner, Medvedev prende in giro Elon Musk

E Mosca annuncia la “liberazione” della città. Prigozhin lo aveva detto: “La ittà strategica di Bakhmut è caduta” e mentre da Kiev smentivano,  Zelensky da Hiroshima confermava: “Bakhmut è solo nei nostri cuori”, poi quando gli viene chiesto se la città è ancora nelle mani degli ucraini dice “penso proprio di no”

 

Il gruppo Wagner lo aveva annunciato ed immediate erano arrivate le congratulazioni del Presidente russo: “Vladimir Putin si congratula con le unità d’assalto Wagner, così come con tutti i militari delle Forze Armate russe che hanno fornito loro il supporto necessario e la copertura dei fianchi, per il completamento dell’operazione di liberazione di Artemivsk – chiamata Bakhmut in Ucraina”, ha dichiarato il servizio stampa del Cremlino, aggiundendo:”Tutti coloro che si sono distinti saranno premiati con riconoscimenti statali”.

Come spesso accaduto, la solita propaganda di guerra ucraina ha inizialmente cercato di negare l’evidenza, ma infine a dare la certezza che Bakhmut era ormai in mano dei russi che la chiamano “Artemovsk”, è arrivata la conferma del presidente ucraino Zelensky che da Hiroshima ha detto: “Bakhmut è solo nei nostri cuori”. E quando gli viene chiesto se la città è ancora nelle mani degli ucraini, risponde: “Penso proprio di no”, più esplicito e chiaro di così non poteva essere.

Kiev dopo che per mesi avevano definito Bakhmut città strategica e combattuto a denti stretti per non cederla, dopo 224 giorni di combattimenti cruenti e durissimi contro la Wagner, adesso minimizza coscente del significato strategico, ma soprattutto politico: ora si cambia disco, si dice che comunque la caduta della fondamentale città per la tenuta del Donetsk e del Donbass non avrà impatto sul proseguo della guerra. Al contrario l’esercito privato della Wagner che ha combattuto la più lunga battaglia dall’inizio dell’offensiva di Mosca in Ucraina esulta: Bakhmut è stata “interamente liberata”.

Immediato e scontato – malgrado i dissidi tra Shoigu e Prigozhin – è arrivato il plauso del ministero della Difesa russo, utilizzando il nome russo di Bakhmut: “Come risultato delle azioni offensive delle unità d’assalto Wagner, con il supporto dell’artiglieria e dell’aviazione dell’unità “Sud”, la liberazione della città di Artemovsk è stata completata”.

Ma Bakhmut ha fatto togliere “qualche sassolino dalla scarpa” a molti a Mosca. L’ex presidente russo ed attuale vicepresidente del comitato di sicurezza Dmitry Medvedev ha risposto ieri sarcasticamente ad un twitt di ottobre 2022 del magnate Elon Musk sulla battaglia per la città: in quell’occasione Musk chiese “A proposito, come va a Bakhmut?” e ieri il politico russo ha risposto “Elon Musk, mi hai chiesto di Bakhmut… Vieni a vedere di persona!