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Zelensky “sedotto e abbandonato”. Stoltenberg: “Invito in Nato quando alleati concordano e ci sono condizioni”

Il segretario generale per addolcire la “pillola” consola Zelensky, al quale aveva promesso l’ingresso alla Nato in questo vertice a Vilnius: “Rimosso un requisito, il processo di adesione da due fasi a una”

Stoltenberg, ha spiegato ciò che da settimane era noto, ovvero che molti alleati della Nato non accettano di far entrare nell’alleanza Kiev, almeno fin quando sarà in guerra e per non sembrare troppo drastici, hanno “concordato di rimuovere” per l’Ucraina “il requisito di un piano di azione per l’adesione, cosa che cambierà il percorso di adesione della Nato, da un processo a due fasi ad un processo con una fase sola”. In termini reali non cambia nulla.

Alla fine dopo tante discussioni si è arrivati ad un “COMUNICATO FINALE”

La Nato sarà “in grado di estendere un invito all’Ucraina ad aderire all’Alleanza quando gli alleati saranno d’accordo e le condizioni saranno soddisfatte”, si legge nel comunicato finale dei capi dello Stato e di governo dell’Alleanza, diffuso a Vilnius. “Sosteniamo pienamente – prosegue il testo – il diritto dell’Ucraina di scegliere le proprie disposizioni in materia di sicurezza. Il futuro dell’Ucraina è nella Nato”.

“Riaffermiamo l’impegno che abbiamo preso al vertice del 2008 a Bucarest – proseguono i leader – che l’Ucraina diventi un membro della Nato, e oggi riconosciamo che il percorso dell’Ucraina verso la piena integrazione euroatlantica è andato oltre la necessità del piano d’azione per l’adesione. L’Ucraina è diventata sempre più interoperabile e politicamente integrata con l’Alleanza e ha compiuto progressi sostanziali nel suo percorso di riforme”.

“Gli alleati continueranno a sostenere e rivedere i progressi dell’Ucraina in materia di interoperabilità, nonché ulteriori riforme del settore democratico e della sicurezza che sono necessarie. I ministri degli Esteri della Nato valuteranno regolarmente i progressi attraverso il programma nazionale annuale adattato. L’Alleanza sosterrà l’Ucraina nell’attuazione di queste riforme nel suo cammino verso la futura adesione”, concludono i leader. Belle parole, ma Zelensky voleva la carne ed invece ha avuto solo fumo.