Sean GulinoIl Presidente del Consorzio di Tutela dell’Arancia Dop di Ribera e vicepresidente del Distretto Agrumi di Sicilia non è preoccupato per le arance dello Zimbawe: “noi siamo qualitativamente al Top, ma dobbiamo migliorare nell’organizzazione”,ma chiede maggiori controlli da parte degli organi preposti: “le arance d’importazione possono essere vettori di malattie per le piante”
Arance dello Zimbabwe vendute a Catania, Pasciuta (Arancia Dop Ribera): "Non è concorrenza, ma ci sono rischi fitosanitari"
Gepostet von FattieAvvenimenti SciaccaeProvincia am Freitag, 19. Oktober 2018
Arance dello Zimbabwe vengono in questo momento vendute negli scaffali di un supermercato a Catania al prezzo di 1,78 euro al kg.
Insomma, arance africane nella terra per eccellenza degli agrumi, ad esprimersi sul fatto è Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia, che considera il fatto uno “stimolo” per i produttori, ricordando però che: “serve un Piano di settore nazionale che punti alla valorizzazione della nostra agrumicoltura, con le misure che da tempo indichiamo, dalla fase di produzione a quella di trasformazione”.
Uno “stimolo” è anche per il vicepresidente del Distretto Agrumi di Sicilia, Giuseppe Pasciuta anche Presidente del Consorzio di Tutela Arancia di Ribera DOP: “Deve essere uno stimolo, noi in questo periodo non produciamo arance, iniziamo – come noto – dai primi di novembre fino ad aprile-maggio, coprendo tutto il periodo invernale. E’ chiaro che poi la grande distribuzione si rivolga anche ai mercati dell’emisfero australe, sud africa e sud america, per il periodo estivo.
Fa pensare certamente che il mercato sud-africano sia tanto organizzato e riesca a produrre a prezzi assai competitivi, questo deve essere uno stimolo per il settore degli agrumi di Sicilia.
Come Arancia di Ribera DOP comunque, le arance dello Zimbabwe non sono nostre concorrenti, interessano maggiormente i produttori della Sicilia Orientale sui mercati internazionali a cui punta l’arancia rossa di Sicilia. L’Arancia di Ribera DOP infatti ha prevalentemente mercato Europeo dove è in forte espansione, tuttavia la concorrenza spagnola e marocchina ci induce a dover aumentare e prolungare la produzione. Vogliamo investire in varietà tardive per 500 o 1000 ettari, che dovrebbe farci prolungare la produzione di circa un mese”.
Pasciuta ha però indicato altri rischi che interessano le Arance dello Zimbabwe: “Un aspetto che preoccupa e che abbiamo sollevato spesso anche a livello comunitario riguarda i controlli della autorità che devono essere effettuati sulle produzioni dell’emisfero australe perché possono essere vettori di malattie, inoltre controlli dovrebbero essere effettuati anche sulla salubrità di tali produzioni”.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.
