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Baby prostituta: tra i clienti avvocati e poliziotti


Ancora storie di degrado e povertà.

prostituzioneUna ragazza di 16 anni di cui non state rese le generalità a protezione della giovane età, secondo gli investigatori si prostituiva dietro pressioni del fidanzato trentenne, Dario Nicolicchia, accusato dalla procura di avere convinto la ragazza a prostituirsi.

La giovane si faceva chiamare Noemi e si incontrava con i clienti anche al loro domicilio lavorativo: studi medici e legali. La Polizia ha ricavato i nominativi dei “frequentatori” della giovane, grazie alla pagina web creata dal fidanzato Dario Nicololicchia, oggi chiusa perché sottoposta a sequestro, dove sono stati trovati oltre mille contatti.

Il trentenne è accusato di “induzione di prostituzione di minore” ed è stato arrestato dalla squadra mobile di Palermo. L’ordinanza di cattura è stata firmata dal gip Lorenzo Matassa, l’inchiesta è stata coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dal sostituto Claudio Camilleri.

Tra i clienti della “baby squillo” c’era di tutto, un avvocato, un poliziotto, un dentista, un commerciante, un ristoratore palermitano e gente comune. Tutti risultano indagati per favoreggiamento della prostituzione.

La giovane a seguito dell’interrogatorio, ha fatto qualche ammissione: “Il primo incontro l’ho avuto con un avvocato, siamo andati in un piccolo appartamento sito in via Ugo La Malfa”. Ed ancora: “La prima volta il prezzo era stato di 200 euro e lo stesso avvocato lo ho incontrato altre 25 volte”. Poi ha riferito di avere raccontato tutto alla madre e da li è iniziata l’inchiesta che ha portato all’arresto del fidanzato e alla denuncia per una decina di clienti.