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Barcellona Pozzo di Gotto (ME). Tre arrestati: emettevano polizze false. Centinaia gli automobilisti truffati


Due sorelle e il titolare di un’agenzia accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ed esercizio abusivo di intermediazioni finanziarie, in campo assicurativo e finanziario, per avere emesso false polizze assicurative Rca

Nelle prime ore di questa mattina, agenti della Polizia Stradale e militari della Stazione Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno proceduto all’arresto di tre persone in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica di Barcellona P.G.

Gli arrestati sono: Giuseppa Benvegna, 44 anni, Rosalia Benvegna del ’74 e Nino Currò, 51 anni, i tre dopo le formalità di rito, sono stati associati presso la casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto.

Nell’ordinanza, i tre soggetti sono ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ed esercizio abusivo di intermediazioni finanziarie, in campo assicurativo e finanziario e per avere emesso false polizze assicurative R.C.A.

L’Operazione denominata “GHOST INSURANCE”, che ha scoperchiato un giro di le polizze fantasma, è stata guidata dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto che, avvalendosi di personale del locale Distaccamento della Polizia Stradale e di militari della locale Stazione Carabinieri, ha permesso di smascherare un’organizzazione criminale ben radicata sul territorio che, apparentemente, operava nella massima legalità e trasparenza.

Già nel mese di marzo dello scorso anno, si era proceduto al sequestro di un’agenzia assicurativa cui ancora oggi sono apposti i sigilli ma, nonostante la chiusura degli Uffici, gli odierni arrestati proseguivano nell’attività illegale, continuando a sottrarre denaro a proprietari di autovetture i quali, purtroppo, erano inconsapevoli del rischio che correvano e dei pericoli che avrebbero potuto procurare ad altri utenti della strada. In alcuni casi, questi stessi proprietari dei veicoli sono stati anche destinatari di sanzioni per violazioni al codice della strada, poiché “scoperti” di polizza assicurativa con il relativo sequestro del veicolo.

L’attività criminale veniva condotta principalmente presso un’agenzia assicurativa abusiva, poiché priva di requisiti ed autorizzazioni, “gestita” dalle due sorelle arrestate per le quali, formalmente, figurava il terzo arrestato in qualità di titolare di agenzia assicurativa, con regolare iscrizione all’Albo degli Agenti assicurativi.

I tre, attraverso l’utilizzo di sofisticati sistemi informatici, si prodigavano a redigere e stampare polizze assicurative false del tutto identiche, in ogni parte, a quelle originali rilasciate da diverse compagnie assicuratrici, che venivano vendute a prezzi concorrenziali ad ignari acquirenti, i quali erano erroneamente convinti di essere in regola.

Numerosissimi sono stati i riscontri, sia attraverso le verifiche “su strada”, sia interpellando gli Uffici antifrode delle compagnie assicurative che figuravano sulle polizze, sia attraverso sequestri ed acquisizioni di documenti, nonché controlli incrociati in banche dati.

Dalle indagini è emerso un quadro preoccupante, sia per il capillare radicamento dell’associazione sul territorio, viste le centinaia di soggetti truffati, sia per il volume di “affari” realizzato.

Nel corso dell’operazione sono state effettuate perquisizioni nelle abitazioni e negli Uffici, acquisendo ulteriori documenti ed apparecchiature informatiche, da cui potranno evincersi ulteriori dati e notizie, utili agli investigatori.