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Bloccato a Villa San Giovanni perché senza green pass, il Tar sconfessa Draghi e lo autorizza a traghettare


Da lunedì 10, un agente di commercio era bloccato a Villa S. Giovanni perché non vaccinato e quindi senza Green pass: il Tribunale amministrativo lo autorizza a traghettare

Il giudice Elena Manuela Aurora Luppino, del Tar di Reggio Calabria ha accolto il ricorso presentato dai legali del 48nne Fabio Messina, agente di commercio di Terrasini (Palermo), al quale agli imbarcaderi delle società private di Villa San Giovanni era stato impedito di traghettare perché non vaccinato e quindi privo di Super Green pass. Inoltre il personale della società che gestisce il traghettamento ha negato all’uomo anche la possibilità di restare chiuso in auto durante l’attraversamento dello stretto.

Il giudice accogliendo il ricorso, ha ordinato alla “resistente di procedere all’imbarco immediato del ricorrente sul traghetto per Messina”, a bordo della sua autovettura, previo, naturalmente, “acquisto ed esibizione del titolo di viaggio, e previa esibizione all’imbarco da parte del ricorrente dell’esito del test antigenico attestante la sua attuale negatività al virus, con espressa esenzione dell’esibizione della certificazione verde”. Il ricorso contro “Bluferries”, è stato presentato dai legali: Maura Galletta, del Foro di Messina, e Grazia Cutino, di Trapani.

Si tratta di un precedente che sicuramente avrà ripercussioni su altri fatti analoghi, in primis sui tre parlamentari che, anche loro non vaccinati, a breve dovranno recarsi a Roma per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.

Fabio Messina lunedì 10 gennaio era arrivato Villa San Giovanni e intendeva imbarcarsi per tornare nella sua casa a Palermo, ma si è visto bloccare all’imbarcadero perché privo del super green pass, come prevede l’ultimo decreto del governo. Il 48enne però non si fatto intimidire ed ha presentato il ricorso al Tribunale civile di Reggio Calabria, poi, dapprima ha dormito in auto, finché una famiglia lo ha ospitato per due giorni, fino alla decisione del giudice che gli ha permesso di tornare a casa.

Della vicenda si era interessato anche il sindaco di Messina, Cateno De Luca, offrendosi di aiutarlo a rientrare a casa, tramite mezzi privati, o addirittura pagando la sanzione con l’indennità da sindaco. Una proposta che Fabio Messina ha rifiutato preferendo attendere l’esito del ricorso.