Il combattimento aereo è avvenuto nei cieli siriani, dove dopo anni è ancora in corso l’altra guerra tara Russia e Stati Uniti
Il Sukhoi Su-35 è il più moderno intercettore di Mosca, capace di andare in altezza dove tutti gli altri caccia non possono arrivare perché gli si congelerebbero i motori ed è dotato di una manovrabilità tale da permettere ai piloti virate improvvise ad elevatissima velocità .
Queste caratteristiche sono ben visibili in questo video, dove il caccia russo compie numerose manovre aggressive per abbattere il drone senza nemmeno sparare. Il Sukhoi prima si dirige frontalmente contro il drone ricognitore teleguidato Reaper: poi accende il post-combustore del motore in modo da accelerare rapidamente e vira provocando una potente onda d’urto.
Infine il caccia sgancia una serie di flares, piccole cariche esplosive con un paracadute che servono per ingannare i missili a guida infrarossa, fatte scendere sopra il drone. Sono le stesse manovre che hanno provocato la distruzione di un altro drone dello stesso modello a largo della Crimea.
L’incidente è avvenuto mercoledì 5 luglio ed è l’ennesimo episodio registrato in Siria, dove la tensione tra forze russe e statunitensi continua a crescere. Il generale Alex Grynkewich, responsabile dell’Air Force nel Medio Oriente, ha denunciato il comportamento dei piloti di Mosca che dal suo punto di vista è “non professionale e pericoloso”, ma dal punto di vista russo, dimostra sia la superiorità dei Sukhoi Su-35 sui caccia delle altre nazione, sia l’elevata preparazione e capacità dei piloti russi nel guidarli.
Redazione Fatti & Avvenimenti