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Corea del Nord accusa Stati Uniti: “con l’invio di tank a Kiev superata la linea rossa”

La Corea del Nord è ormai legata militarmente a Mosca ed ha accusato gli Stati Uniti di condurre in Ucraina una “guerra per procura” con l’intenzione di “distruggere la Russia”


Per Kim Yo Jong, sorella del presidente nordcoreano Kim Jong Un, con la decisione di voler inviare carri armati a Kiev, gli Stati Uniti hanno oltrepassato “la linea rossa”. Parole di fuoco rese pubbliche da un dispaccio dell’agenzia Kcna. La linea di politica estera di Pyongyang ormai è chiara e a detta di Washington, il governo nordcoreano avrebbe inviato armi al gruppo paramilitare Wagner, in prima linea sul fronte al fianco dell’esercito russo. Quelle della sorella del leader nordcoreano, non possono essere accuse fatte a caso, a cui aggiunge che dietro l’invio di carri armati a Kiev “c’è la sinistra intenzione degli Stati Uniti di realizzare il proprio obiettivo egemonico espandendo ulteriormente la guerra per procura per distruggere la Russia”.

Kim Yo Jong inoltre aggiunge che “Gli Usa hanno esposto l’intero continente europeo al grave pericolo della guerra e causato preoccupazioni grandi e piccole, stanno ora ulteriormente oltrepassando la linea rossa”. Infine conclude: “Esprimo seria preoccupazione per l’escalation della situazione di guerra da parte degli Stati Uniti con la decisione di fornire all’Ucraina materiale militare per l’offensiva di terra e lo denuncio con forza”.

È sotto gli occhi di tutti che dopo l’inizio della guerra in Ucraina, tra Kim e Vladimir Putin c’è stato un avvicinamento diplomatico, tale da fare pensare che se le cose peggiorassero,  il leader nordcoreano, possa in qualche modo scendere in campo per aiutare Mosca nel conflitto.

Impressione peraltro confermata da una serie di immagini satellitari di un sito nordcoreano per i collaudi balistici a Tongchang-ri, nella provincia di Pyongan Settentrionale, dove – come riferito dal think tank statunitense Beyond Parallel – si vedono “vaste” attività di costruzione. I lavori interessano le sezioni centrale e orientale della Stazione di lancio satellitare di Sohae, che si trova lungo la costa occidentale della Corea del Nord, vicino al confine nord-occidentale con la Cina.

Secondo l’analisi del think tank, rilanciata dai media sudcoreani, è probabile che le attività preludano al lancio di un satellite “nel prossimo futuro”. Un inversione di tendenza rispetto a quanto alla promessa di Kim fatta all’ex presidente Usa Donald Trump, nel 2018 in occasione del suo primo vertice, di smantellare la Stazione di lancio a Tongchang-ri. Sempre secondo Beyond Parallel, già da marzo 2020, la base di Sohae è stata utilizzata dalla Corea del Nord per lo sviluppo e il collaudo di missili balistici intercontinentali (Icbm) e per la messa in orbita del satellite Kwangmyongsong-4.