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Guardia giurata uccide la fidanzata e si spara: lei poche ore prima aveva postato la foto della figlia morta 2 anni fa

Tragedia a Genova, una guardia giurata ha ucciso la fidanzata di 23 anni e si poi suicidato con la stessa arma. Ancora ignoti i motivi del folle gesto


La tragedia si è consumata nel pomeriggio di ieri in via Anfossi, nel quartiere di Pontedecimo a Genova. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Andrea Incorvaia, guardia giurata di 31 anni, ha prima sparato alla compagna Giulia Donato di 23 anni, per poi rivolgere l’arma contro se stesso e suicidarsi. I corpi dei due fidanzati sono stati trovati nell’abitazione in cui vivevano. A dare l’allarme è stata la sorella della guardia giurata che non avendo notizie del fratello dalla sera prima, è andata a trovarlo, facendo la tragica scoperta. La ragazza era nel letto e sarebbe stata uccisa nel sonno, mentre Incorvaia è stato trovato nella stessa stanza con la pistola di servizio ancora in pugno.

Secondo le prime informazioni raccolte dagli investigatori, i due fidanzati avevano spesso scontri e litigi e sembra che stessero per lasciarsi. Giulia Donato su una delle sue pagine social, intorno alle 5 del mattino di mercoledì, quindi poche ore prima della tragedia, aveva postato la foto della figlia avuta da un’altra relazione, scomparsa prematuramente due anni fa. Poi il silenzio. Le indagini della squadra mobile della polizia si concentrano su cosa abbia innescato la tragedia,  ma al momento non risulta che ci fossero precedenti per denunce o segnalazioni. L’omicidio suicidio potrebbe essere avvenuto martedì sera, l’ipotesi è al vaglio degli investigatori della mobile. Su posto oltre agli agenti della squadra mobile che indagano sul caso, sono intervenuti i medici del 118.