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I serbi hanno rimosso tutte le barricate nel nord del Kosovo

La situazione si è sbloccata ieri grazie all’intervento del Presidente serbo Vucic, che ha tenuto un incontro con i rappresentati serbi del Kosovo dopo il rilascio da parte di Pristina di Dejan Pantic, ex poliziotto serbo arrestato dalla polizia kosovara con accuse dubbie

Tutte le barricate erette dai serbi nel nord del Kosovo e Metochia sono state rimosse. Lo ha riferito stamane l’agenzia di stampa Tanjug, secondo cui le barricate vicino a Zvecan, Ibarska Slatina e Leposavic nella parte settentrionale di Kosovska Mitrovica e a Zubin Potok sono state smantellate.

Nonostante l’eliminazione delle barricate dei serbi però, la polizia di Pristina non ha ancora riaperto il traffico attraverso i posti di blocco di Jarinje e Brnjak.

Lo smantellamento delle barricate è stato deciso ieri dopo l’incontro tenuto a Raska – città nel sud della Serbia, vicina al confine – tra il presidente serbo Aleksandar Vucic ed i rappresentanti del Kosovo. Vucic è intervenuto in prima persona per evitare che la situazione in Kosovo degenerasse in conflitto armato ancora una volta, come del resto la premier serba Ana Brnabci aveva prospettato nei giorni scorsi parlando del fatto che si fosse “sull’orlo di un nuovo conflitto armato nei Balcani”.

Sicuramente ad alleviare la tensione è stato il rilascio, due giorni fa, di Dejan Pantic, ex agente dimissionario della polizia kosovara arrestato il 10 dicembre scorso – con accuse dubbie, tra cui terrorismo – dalle autorità di Pristina, che adesso è stato posto sotto sorveglianza domiciliare, ma che potrà difendersi a piede libero.

La situazione in Kosovo si era aggravata drammaticamente il 26 dicembre scorso, quando le forze armate del Kosovo furono messe in stato massima allerta, a cui seguì la risposta serba, con il presidente Vucic che ordinò che anche le forze armate serbe e le truppe interne della Serbia fossero messe in allerta. Ancora prima, dal 6 dicembre scorso, a scatenare ancora una volta le proteste – e le barricate – della comunità serba furono alcune azioni arbitrarie ed arresti dalle dubbie motivazioni da parte della polizia di Pristina. La situazione del Kosovo resta dunque caldissima, con la continua presenza – poco gradita a Belgrado – di Eulex – missione civile europea – e Kfor, la Forza Nato in Kosovo.