⦿ Ultim'ora

Il freddo fa paura nell’Inghilterra del caro bollette: aperte 2700 “warm banks” per chi non può permettersi il riscaldamento

La crisi energetica europea a seguito delle sanzioni alla Russia per la guerra in Ucraina ha colpito duramente l’Inghilterra, dove il freddo rischia di mietere vittime, per questo sono state aperte migliaia di locali riscaldati pubblici e gratuiti da enti locali e organizzazioni benefiche dove chiunque non possa permettersi il riscaldamento in casa possa trovare calore e aiuto

Il caro bollette non è un problema solo in Italia. L’Inghilterra, la nazione colpita più duramente nel continente dalla crisi energetica scatenata dalle sanzioni alla Russia e dal sabotaggio dei gasdotti Nord Stream, ha visto i costi delle bollette di gas e luce lievitare fino ad oltre il doppio rispetto allo scorso anno, con il risultato che una fetta considerevole della popolazione rischia di non potersi permettere di pagare il riscaldamento quest’inverno.

Per questo, con l’arrivo del freddo, sono stati aperte migliaia – secondo alcune stime dalle 2700 alle 3200, anche se probabilmente il numero è destinato a salire – di “warm banks”. Le warm banks sono locali pubblici climatizzati e gratuiti, aperti per lo più da enti locali e associazioni benefiche all’interno di chiese o biblioteche, dove chi non può permettersi il riscalmento in casa può entrare per riscaldarsi e magari trovare aiuto alle proprie difficoltà nell’Inghilterra dove crisi energetica ed economica sembrano viaggiare in parallelo.

Nelle warm banks spesso viene fornito altro supporto agli utenti come cibo, bevande calde e accesso a Internet. Proprio in questi giorni il problema freddo ed il bisogno di questi spazi si sta facendo più evidente a causa del Met Office, che ha emesso diversi avvisi meteorologici gialli per neve e ghiaccio nei prossimi giorni, sollevando il timore che milioni di persone non saranno in grado di riscaldarsi quest’inverno.

L’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito – citata da Yahoo Finance – ha emesso un avviso di freddo da mercoledì scorso a lunedì prossimo, affermando che le persone a rischio dovrebbero riscaldare le stanze più utilizzate delle loro case ad almeno 18 gradi, indossare vestiti pesanti e assumere cibi e bevande calde. Tuttavia, un nuovo rapporto della Joseph Rowntree Foundation, un ente di beneficenza contro la povertà, stima che più di 700.000 persone a basso reddito in tutto il Regno Unito non possono permettersi nulla di simile.

Rachelle Earwaker, economista senior presso l’ente di beneficenza, ha affermato che le persone vulnerabili avrebbero dovuto “scommettere la loro salute finanziaria contro il loro benessere” durante periodi di freddo intenso.

David Barclay, responsabile della campagna Warm Welcome, ha definito “inaccettabile che le persone siano costrette a decidere se riscaldare le proprie case o mangiare”.