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Kiev: “Bene mediazione pace del Papa solo se accetta le nostre richieste altrimenti aggrava crisi”

Per Kiev la mediazione del Vaticano va bene solo se accetta tutte le richieste ucraine, altrimenti altrimenti aggrava la crisi

“Se il Vaticano promuoverà il ritiro delle truppe russe dal territorio dell’Ucraina, chiederà l’accesso e il ritorno di prigionieri militari e civili ucraini e dei bambini rapiti, allora accoglieremo con favore tale iniziativa. Se invece la Santa Sede ha una visione diversa, purtroppo, non farà che approfondire la crisi e provocare ulteriori azioni aggressive da parte della Russia”. Queste le parole, che di fatto sono un out-out al Vaticano. di Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymr Zelensky, rilasciate in un’intervista al Corriere della Sera.

Un presupposto che non lascia spiragli di manovra ai negoziati e allontana la pace, oltretutto avvalorando la tesi di Mosca, che da tempo ripete che con l’attuale regime ucraino non esiste alcuna possibilità di mediazione.

Anche il Papa Francesco comunque conosce bene le difficoltà dei questo tentativo di mediazione che ha affidato al Cardinale Zuppi e queste perplessità li ha espresse commentando l’incontro avuto con il presidente Zelensky il 23 maggio scorso:Loro non sognano tanto le mediazioni, perché il blocco ucraino è davvero molto forte. Tutta Europa, Stati Uniti. In altre parole, hanno una forza propria molto grande”. Frasi che ripulite dal “politichese” significano che fintanto Kiev potrà contare sull’enorme fiume di denaro dell’Occidente e sull’illimitato invio di armamenti. il regime ucraino non accetterà nessuna mediazione.