Redazione F e ANella capitale ucraina, Kiev e in tutta la regione è stato diramato un allarme aereo proprio mentre era in corso la visita di leader africani in missione di pace
Le autorità di Kiev hanno lanciato l’allarme dopo che l’aeronautica ucraina aveva dichiarato che diversi missili russi Kalibr erano stati lanciati dal Mar Nero e si stavano “dirigendo a nord” verso Kiev.
L’amministrazione militare di Kiev ha poi dichiarato che le forze ucraine hanno messo in azione i sistemi di difesa aerea fuori dalla capitale e ha invitato i residenti a rimanere nei rifugi.
La delegazione, che doveva essere di 7 presidenti di fatto era solo di 4 presidenti, perché i leader di tre Paesi, Uganda, Congo-Brazzaville e Egitto hanno deciso di delegare ai loro rappresentanti il viaggio in Ucraina e Russia. Ma a pesare sarà particolarmente l’assensa di Abdel Fattah al-Sisi, uno dei leader più potenti del continente. I delegati hanno in programma colloqui con il presidente Volodymyr Zelensky a Kiev e poi con il presidente russo Vladimir Putin a San Pietroburgo il giorno dopo.
La missione avviene nel pieno della controffensiva ucraina ma, come ha spiegato il sudafricano Cyril Ramaphosa prima della partenza, “è proprio nei momenti di escalation del conflitto che la ricerca della pace deve essere altrettanto accelerata”. I rappresentanti africani vogliono far sentire la voce di un continente che è stato duramente colpito dall’aumento dei prezzi dei cereali e dal più ampio impatto sul commercio globale dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia lo scorso anno. Ma mentre i leader africani erano a Kiev, missili russi Kalibr sarebbero stati lanciati dal Mar Nero.
