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La Cina gela Scholz: conferenza di pace in Svizzera ancora “molto lavoro da fare”

C’è ancora “molto lavoro da fare” prima della convocazione di una conferenza sull’Ucraina in Svizzera

Lo ha chiarito il governo della Cina, dopo che il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha detto che Pechino sembra sostenere la conferenza sulla pace in Ucraina per il 15 e 16 giugno, che settimana scorsa, la Svizzera ha annunciato di volere organizzare, ma senza la presenza della Russia. La posizione di Pechino sulla conferenza è nota, non essendoci la Russia perché non invitata, non sarà presente. E alla domanda se Pechino avrebbe spinto Mosca a partecipare alla conferenza, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian ha “gelato” le osservazioni del cancelliere tedesco. “Per quanto ne so, questa riunione è ancora in corso di preparazione e resta molto lavoro da fare”, ha detto. 

Il Ministero degli Esteri cinese, tramite il portavoce Lin Jian, inoltre dopo un  post di Scholz su X,nel quale  annunciava che il presidente Xi Jinping aveva accettato di sostenere il vertice. “Il presidente Xi e io abbiamo concordato che Cina e Germania vogliono coordinarsi con intensità e positivamente per promuovere l’organizzazione della Conferenza di alto livello in Svizzera e di future conferenze internazionali sulla pace dell’Ucraina” ha replicato smentendolo.

 Lin Jian ha spiegato che, “secondo quanto ci risulta l’incontro è ancora in preparazione e c’è ancora molto lavoro da fare. La Cina ritiene che qualsiasi conflitto debba essere risolto attraverso i canali diplomatici e i negoziati politici”. Parole chiare che significano che l’unica via d’uscita dalla crisi ucraina è al tavolo dei negoziati, convocando una conferenza internazionale di pace a tempo debito, riconosciuta da Russia e Ucraina, con la partecipazione paritaria di tutte le parti.