⦿ Ultim'ora

La propaganda che non funziona: fiori e lettere sul carro armato russo distrutto esposto a Berlino

Decisamente gli organizzatori non si aspettavano una cosa simile, fiori e lettere di solidarietà sono comparsi sul carro armato T72 che con l’assenso di Kiev è stato esposto davanti l’Ambasciata russa a Berlino

La gente deposita fiori e lettere sul carro russo distrutto

Un carro armato russo T-72 distrutto in Ucraina su una mina anticarro vicino Bucha è stato esposto nella notte del 24 febbraio scorso davanti all’ambasciata della Russia a Berlino.

I mass media che anche in Italia ne hanno dato “trionfalmente” notizia, l’hanno definita una “installazione artistica in solidarietà con Kiev”, anche se l’arte pare una cosa ben lontana dall’idea di fondo dietro l’azione.

L’installazione infatti è opera del direttore di museo e giornalista Enno Lenze e dello scrittore ed editore Wieland Giebel che in proposito ha scritto su Twitter: “Abbiamo messo i rottami dei russi davanti alla loro ambasciata”, ora il carro non si può più “utilizzare per omicidi e attacchi all’Ucraina”. Nei giorni scorsi sul posto si era anche presentato l’ambasciatore ucraino in Germania, Oleksii Makeiev.

Una manovra propagandistica, che a detta dell’autore, doveva mettere i “rottami dei russi davanti alla loro ambasciata”, un monito molto duro insomma. Però la gente comune deve averla pensata diversamente e quindi una valanga di fiori, ceri votivi e lettere si è riversata sul carro distrutto, alcune lettere addirittura in supporto dei russi.

Una lettera in tedesco, visibile nel filmato ad inizio articolo, dice:“In memoria dei bambini del Donbass uccisi dal 2014. In memoria dei bambini ucraini uccisi dal 2014. In memoria delle vittime del golpe illegale del 2014”.

Un’altra lettera, scritta in alfabeto latino, ma in lingua serba – sempre ripresa nel video – addirittura va a favore dei russi: “Per i nostri fratelli russi che hanno perso la vita in questo carro armato… Gloria eterna a voi!”

Ma non solo, addirittura in un filmato (sotto) è stato ripreso un manifestante che ha rimosso la bandiera ucraina sul tank russo, tra gli applausi di alcuni astanti.

Su Twitter alcuni hanno scritto che i fiori sono per gli ucraini, altri che addirittura i filorussi abbiano dato il passa-parola per portare i fiori, altri ancora dicono semplicemente che i fiori sono per la pace ed in segno di rispetto per i morti del conflitto. Una cosa è certa: quello che doveva essere un lugubre monumento anti-russo simbolo di una sconfitta fino ad ora solo sperata da Kiev e governi occidentali, si è trasformato in un giardino fiorito, forse addirittura simbolo di speranza.