⦿ Ultim'ora

Lavrov: “Sconfitta della Russia come soluzione finale, politici tedeschi vogliono rinascita del nazismo”

Il ministro degli Esteri russo ha dichiarato che in questo momento in Occidente viene usato il dogma nazista della “sconfitta russa” come fu nella seconda guerra mondiale, evidente che una retorica simile è segno che la pazienza di Mosca è agli sgoccioli

I toni della guerra in Ucraina si inaspriscono sempre di più e a questo punto pare solo questione di tempo, probabilmente poco, prima che accada l’irreparabile. Purtroppo infatti, mentre in Europa e USA i politici usano una retorica sempre più aggressiva salvo poi imbonire l’opinione pubblica con il mantra “non siamo in guerra con la Russia”, da parte russa dopo la decisione dell’invio di carri armati occidentali in Ucraina i toni sono diventati quelli di una vera e propria guerra contro l’Occidente, giudicato “uguale” alle potenze dell’Asse combattute e sconfitte durante la seconda guerra mondiale. Per il Cremlino questa è diventata una guerra esistenziale, con tutto quello che ne comporta per il mondo intero.

Per il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov infatti: “cercare la sconfitta della Russia come ‘soluzione finale alla questione russa’ non è altro che il nazismo e ci sono politici in Occidente, ad esempio in Germania, che non sarebbero contrari a resuscitarla”.

Lavrov, intervistato al Tg russo da Dmitry Kiselyov e riportato da Tass, ha detto che l’Occidente vuole infliggere alla Russia “una sconfitta strategica in modo che non si riprenda per molto tempo”. “Non è questo razzismo, non è questo nazismo, non è questo un tentativo di “soluzione finale della questione russa?”, ha chiesto retoricamente il Ministro degli Esteri di Mosca.

Poi però Lavrov precisa: “Sì, non siamo ancora alle camere a gas. Ci sono ancora molte persone perbene in Germania che non permetteranno la rinascita del fascismo, ma ci sono anche persone che non sarebbero affatto contrarie”, ha insistito.

Il ministro degli Esteri russo ha osservato che ora, proprio come durante la seconda guerra mondiale, chiamata in Russia “Grande Guerra Patriottica”, il dogma nazista viene usato contro la federazione russa: “Perché la gente si rifiuta di vedere l’ideologia nazista che sta alla base del regime di Kiev? E tutte queste dichiarazioni espresse dai suoi entusiasti e burattinai non possono essere percepite come qualcosa di diverso da un tentativo di soluzione finale della questione russa”, ha sottolineato.

“Ecco perché siamo nell’epicentro di una battaglia geopolitica”, ha sottolineato Lavrov. “Non ha senso dubitare di questo e coloro che stanno affrontando compiti pratici in prima linea stanno facendo la cosa più importante. Sono eroi e le imprese che compiono sono imprese per il bene del futuro dell’umanità”, ha aggiunto.

Insomma, per la Russia quella che è partita come “un’operazione militare speciale” è diventata nei toni una guerra esistenziale contro l’Occidente – accusato di essere filonazista – che vuole distruggerla. A prescindere da quanto le parole di Lavrov possano essere percepite come esagerate o surreali in Occidente è evidente che occorerebbe immeditamente avviare nuovi ponti diplomatici prima che scoppi veramente la terza guerra mondiale.