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l’Ue minaccia l’Italia: “Ratifichi il Mes o niente Patto di stabilità”

Alta tensione nel Consiglio europeo, l’Italia conferma di non voler ratificare il Mes, il Meccanismo di Stabilità, e i partner europei minacciano di non approvare la riforma del patto di Stabilità


Scontro durissimo tra la premier Giorgia Meloni e i partner nella seconda giornata del Consiglio europeo, il tema è sempre lo stesso l’approvazione del governo italiano del fondo Salva Stati. L’Italia infatti è l’unico paese dei 27 a non averlo ancora ratificato che minacciano ritorsioni sulle regole di bilancio: senza accordo a gennaio si torna ai vecchi vincoli. Il voto in Parlamento – salvo nuovi rinvii – è fissato al 24 novembre.

Il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe ha detto: “È nell’interesse di tutti noi che il trattato Mes venga ratificato e continuerò a lavorare a stretto contatto con il ministro Giorgetti riguardo a ciò. Apprezzo che questo sia un tema molto delicato nella politica italiana. So che è stato oggetto di molti dibattiti all’interno del Parlamento e lo rispetto – ha spiegato Donohoe – ma la priorità che tutti noi dovremo affrontare è che se il trattato non sarà ratificato da tutti, nessun paese potrebbe accedervi se in futuro ci trovassimo in una situazione di crisi”.

Giorgia Meloni si è giocata la mossa dello scambio, legando la ratifica all’apptovazione della riforma del Patto di stabilità, ma al momento la richiesta è caduta nel vuoto. Donohoe invece ha precisato: “Anche se l’Italia decidesse di non usare in alcun modo il Mes in futuro, che è assolutamente una sua scelta, magari altri paesi potrebbero decidere di usarlo in futuro”, ricordando che parlare di Mes significa parlare di “un elemento importante per rafforzare l’Unione bancaria e assicurare in particolare che il Meccanismo europeo di stabilità, che è uno strumento di gestione di crisi, possa poter accedere a ulteriori decine di miliardi di euro in futuro se necessario”.