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Malore improvviso: muore a 50 anni Santo Palma, ex direttore sportivo del Ragusa Calcio

Lutto nel mondo del calcio isolano muore improvvisamente Santo Palma, Aveva da poco compiuto 50 anni

Il decesso che è arrivato a causa di un malore improvviso,  ha lasciato sgomenti quanti conoscevano Santo Palma, ex direttore sportivo del Ragusa Calcio e grande conoscitore del calcio siciliano, stroncato a 50 anni appena compiuti.

“Sono solo le prime ore del mattino e già ho ricevuto un’infinità di messaggi e chiamate. Grazie del vostro supporto e grazie per ogni singolo vostro pensiero, con le lacrime agli occhi e nell’incredulità più totale mio papà ci ha lasciati” . Scrive questa mattina il figlio Simone sulla su pagina Facebook. “Hai sempre avuto un carattere scomodo ma queste dimostrazioni d’affetto mi rendono un figlio orgoglioso di tutto ciò che hai fatto caro papà.”

La camera ardente è allestita nella sua casa di Sant’Agata li Battiati, in attesa dei funerali che si svolgeranno domani.

Tante le esperienze nel calcio isolano, la più significativa quella a Ragusa dove nella stagione 2018/2019 ha vinto il campionato di Promozione e la Coppa Italia di categoria. Importanti esperienze anche con Valverde, Adrano, Acireale, Scordia, Atletico Catania e Catania Beach Soccer.

Tanti i messaggi di cordoglio sui social, di società sportive, colleghi e giornalisti. “Amico mio non ci credo – ha scritto il direttore di “Catanista”, Attilio Scuderi, che aveva Palma come ospite fisso nel suo talk radiofonico dedicato al Catania – Non può essere e non riesco a decifrare nemmeno le parole. Mi si è gelato il sangue. Una persona speciale, una persona vera con un cuore grande così. Domani sarebbe stato come sempre il tuo giorno a Catanista anche se ho sempre preferito vederti in campo costruendo le tue squadre in maniera sapiente e senza farti condizionare dalla sporcizia del calcio. Santo Palma era così prendere o lasciare ma compromessi zero, un grande conoscitore del calcio. Mi mancherai tanto, tantissimo amico mio e mi mancheranno le nostre risate, la nostra schiettezza e fierezza e i nostri abbracci. Ti voglio bene Santo, ma non si fa così direttore, non lo accetto. Sarai sempre nei miei pensieri“.