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Medvedev: “Dopo l’attacco dei droni sul Cremlino, Russia non ha altra scelta che eliminare Zelensky”

Il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza ed ex Presidente non usa mezzi termini: “eliminazione fisica di Zelensky e della sua cricca”, da effettuare anche in caso di resa incondizionata di Kiev, il Presidente ucraino “come Hitler”

I falchi di Mosca ora sono furiosi, i droni ucraini non hanno fatto alcun danno concreto, ma simbolicamente hanno sorpassato una linea invalicabile. E’ questo l’evidente pensiero del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev che sul suo canale Telegram scrive che l’attacco dei droni di Kiev al Cremlino “non lascia scelte alla Russia”.

“Dopo l’attacco terroristico di oggi non rimangono altre opzioni se non l’eliminazione fisica di Zelensky e della sua cricca. Non è nemmeno necessario che firmi l’atto di resa incondizionata. – scrive l’ex presidente russo – Neanche Hitler, come sappiamo, lo firmò. C’è sempre un successore, come il presidente fantoccio l’ammiraglio Dönitz…”