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Medvedev: “Von der Leyen ha comprato 10 dosi di vaccino per ogni cittadino UE, datele Nobel Medicina”

Dall’economia inglese ai vaccini anticovid acquistati con sms, in Russia conoscono bene le grane dell’Europa

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza ed ex presidente russo Dmitri Medvedev attacca pesantemente, con una dichiarazione su Telegram, la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, il cancelliere Olaf Scholz e la premier britannica Liz Truss, che nel Regno Unito rischia il posto a causa dell’andamento dell’economia nazionale piegata da inflazione e crisi energetica.

“Se il premio Nobel per l’Economia per il crollo più rapido delle finanze nazionali lo merita la frenetica Truss, allora la contendente al Nobel per la Medicina per l’uso dei soldi per i vaccini è Ursula von der Leyen”.

Il riferimento alla von der Leyen è evidente: si tratta del caso sull’acquisto dei vaccini anti-covid per l’UE, parte dei quali sarebbero stati fatti per trattativa diretta e privata tra la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen e l’amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla, attraverso degli SMS che sarebbero stati addirittura cancellati. Qualche giorno fa inoltre la Procura europea (Eppo) ha confermato di “avere un’indagine in corso sull’acquisizione di vaccini Covid-19 in Ue. Questa eccezionale conferma arriva dopo l’altissimo interesse pubblico. Nessun ulteriore dettaglio sarà reso pubblico in questa fase”, riporta un comunicato stampa dalla Procura.

Sulla presidente della commissione europea, Medvedev afferma infatti: “Ursula von der Leyen in qualche modo ha acquistato 4,6 (!) miliardi di dosi di vaccino Covid-19 dalla società farmaceutica Pfizer per 71 (!) miliardi di euro. Sono dieci dosi di vaccini per ogni cittadino dell’Ue. Dopotutto, è una ginecologa e il capo di una specie di Commissione europea, e ora è una rappresentante di Big Pharma”

Quanto al “tedesco Scholz – afferma il politico russo – seguendo la sua fidanzata al governo Baerbock, ha intrapreso la strada sporca di accusare il nostro Paese di aver usato (come armi) fame ed energia nel corso del conflitto” ma bisogna “fargli ricordare meglio il periodo del nazismo nel suo Stato e dei circa 30 milioni di cittadini del nostro Paese che morirono di guerra, fame e freddo”.