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Mosca avverte la NATO: “Munizioni a uranio impoverito a Kiev verranno considerate bombe sporche, risponderemo di conseguenza”

Il Cremlino mette in guardia l’Occidente dal fornire munizioni ad uranio impoverito – come quelle usate dalla NATO in Jugoslavia e Iraq – alle truppe ucraine: “Le considereremo armi nucleari sporche contro la Russia e reagiremo di conseguenza”

Lo spettro dell’uranio impoverito – che ha fatto ammalare ed ucciso anche tanti soldati italiani – torna a far paura. A tirarlo in ballo è Mosca che recentemente ha messo in guardia le potenze occidentali dal fornire all’Ucraina munizioni all’uranio impoverito e armi a lungo raggio in grado di colpire città all’interno del territorio russo.

In particolare, Konstantin Gavrilov, capo della delegazione russa ai negoziati di Vienna sulla sicurezza militare e il controllo degli armamenti, ha affermato che se la NATO – USA e Germania in particolare – forniranno all’Ucraina munizioni all’uranio impoverito, tale azione sarebbe subito considerata da Mosca come uso di “bombe sporche”.

Intervenendo a una riunione plenaria del Forum OSCE per la cooperazione per la sicurezza, Gavrilov ha dichiarato: “Sappiamo che i carri armati Leopard 2, così come i veicoli corazzati da combattimento Bradley e Marder, possono utilizzare proiettili all’uranio impoverito, che possono contaminare il terreno, proprio come è successo in Jugoslavia e in Iraq.

Se Kiev dovesse ricevere tali munizioni dall’Occidente, lo considereremmo come uso di ‘bombe nucleari sporche’ contro la Russia, con tutte le conseguenze che ciò comporta”.

Gavrilov ha anche avvertito che Mosca non resterà a guardare e agirà con pesanti ritorsioni se l’Occidente dovesse fornire a Kiev armi a lungo raggio per effettuare attacchi contro le città russe: “Se Washington e i paesi della NATO fornissero a Kiev armi per colpire le città all’interno del territorio russo e per tentare di impadronirsi dei nostri territori costituzionalmente affermati, ciò costringerebbe Mosca a intraprendere dure azioni di ritorsione. Non dite che non vi avevamo avvertito”.