⦿ Ultim'ora

Mosca avverte Washington: “Attaccare caccia russi in spazio aero neutrale è dichiarazione di guerra”

Dopo il caso del drone americano MQ-9 Reaper caduto nel Mar Nero, secondo Washington, per uno scontro con un caccia russo, politici americani hanno paventato possibilità di attaccare aerei militari russi in spazi aerei neutrali: durissima la reazione di Mosca

Un attacco deliberato a un aereo russo in uno spazio aereo neutrale sarebbe una “aperta dichiarazione di guerra contro la più grande potenza nucleare”, ma “Mosca non cerca il confronto”. Lo ha detto ieri l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov. Si alza la tensione tra Russia e USA dopo l’incidente in cui un drone americana è caduto nel Mar Nero.

Le parole di Antonov sono una reazione alle provocazioni – difficile darne una lettura diversa – del senatore americano Lindsey Graham (della Carolina del Sud) che ha parlato della possibilità di abbattere aerei russi che si avvicinano ad attrezzatura militare statunitense nello spazio aereo internazionale.

L’ambasciatore russo poi, ribadendo la versione del Ministero della Difesa di Mosca secondo cui i caccia russi non sarebbero entrati in contatto in alcun modo con il drone americano – che sarebbe precipitato per propri errori secondo la versione russa – ha commentato direttamente le parole di Graham: “questo non è affatto il primo tentativo da parte sua di provocare una pericolosa escalation nelle relazioni USA-Russia. Un anno fa ha esortato i nostri cittadini a tentare di assassinare il presidente della Russia. Il senatore Graham crede davvero che uno scontro militare diretto con la Russia sia nell’interesse degli elettori che gli hanno affidato la vita?”

“Un attacco deliberato a un aereo russo in uno spazio aereo neutrale non è solo un crimine ai sensi del diritto internazionale, ma un’aperta dichiarazione di guerra contro la più grande potenza nucleare. Un conflitto armato tra Russia e Stati Uniti sarebbe radicalmente diverso dalla guerra per procura che gli americani stanno combattendo a distanza contro di noi in Ucraina”, ha avvertito Antonov.

“Il Campidoglio è disposto a mettere i cittadini americani e la comunità internazionale a rischio di una guerra nucleare su vasta scala? Ci dia una risposta, illustre senatore!”

“Non sono i piloti russi che dovrebbero essere chiamati in causa, ma i politici americani che stanno incitando all’inizio di un conflitto apocalittico. Non cerchiamo un conflitto con una potenza nucleare. Continuiamo a mantenere i contatti, anche attraverso il Ministero della Difesa, per prevenire incidenti non intenzionali. Vorrei che i politici statunitensi avessero lo stesso atteggiamento nei confronti delle relazioni con la Russia”, ha concluso il diplomatico russo.