Dopo l’attacco a quattro navi nel porto di Sebastiopoli, la Russia ha deciso di sospendere l’accordo sulle spedizioni del grano dalla’Ucraina, raggiunto con Nazioni Unite, Turchia e Ucraina per assicurare i traffici commerciali nei porti del Mar Nero, provvedimento che colpisce anche l’Italia
Nel nostro Paese dall’Ucraina arrivavano quasi 1,2 miliardi di chili di mais per l’alimentazione animale, grano tenero e olio di girasole nell’ultimo anno prima della guerra, che ora non arriveranno più. a Lanciare l’allarme è la Coldiretti secondo la quale: “Il blocco delle spedizioni di cereali sul Mar Nero è preoccupante soprattutto per la forniture di mais alle stalle italiane in una situazione in cui i costi di produzione sono cresciuti del 57% mettendo in ginocchio gli allevatori nazionali”. Lo stop al passaggio delle navi cariche di cereali sul Mar Nero alimenta il rischio carestia in ben quei 53 Paesi dove. secondo l’Onu, la popolazione spende almeno il 60% del proprio reddito per l’alimentazione”.
Redazione Fatti & Avvenimenti