⦿ Ultim'ora

NO di Germania e Austria allo stop del gas russo: farà più male all’EU. Di Maio: “L’Italia non porrà alcun veto”

Per il ministro delle Finanze tedesco: “Bloccare le importazioni di gas farà più male all’Europa che a Mosca”. Anche il titolare delle Finanze di Vienna ribadisce l’impossibilità di sostituire la materia prima in breve tempo. Per Di Maio invece: “ L’Italia non ha mai posto alcun tipo di veto sui pacchetti di sanzioni e non porrà alcun veto”

Nella riunione di oggi all’Eurogruppo, i ministri dei vari Paesi stanno valutando la fattibilità di un blocco delle importazione del gas che arriva dalla Russia e considerare “quali siano le implicazioni per l’economia” europea derivanti dall’aggressione russa all’Ucraina.

Per il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, la possibilità di colpire, con le sanzioni, le forniture di combustibili fossili russi sono tra le discussioni in agenda, ma “Non avremo una valutazione quantitativa” delle conseguenze sull’economia europea dell’invasione russa dell’Ucraina. “La nostra attuale valutazione è che con le implicazioni della situazione in Ucraina avremo un sostanziale rallentamento della crescita economica nell’Ue, ma non una recessione”.

Nel pacchetto delle nuove sanzioni alla Russia la più devastante riguarda il blocco delle importazioni di gas, ma non tutti sono d’accordo. Il no dell’Ungheria era già noto e la riconferma del Presidente Orban che ha fatto la sua campagna elettorale anche su quest’aspetto ne sigilla la posizione.

L’Ungheria però non è la sola a mettere il veto sulla proposta, anche Germania e Austria, oggi hanno detto NO a questa proposta. “Interrompere le importazioni di gas russo nel breve termine non è possibile e danneggerebbe più l’Unione Europea che Mosca”. Questa la dichiarazione lapidaria del ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, a margine dell’Eurogruppo che ha aggiunto: “Abbiamo a che fare con una guerra criminale, è evidente che dobbiamo porre fine il più rapidamente possibile ai legami economici con la Russia”, avvertendo però che “il gas non può essere sostituito nel breve termine”.

Lindner ha sottolineato che un blocco totale delle importazioni di energia dalla Russia causerebbe più danni economici all’Unione Europea che a Mosca e che l’Ue deve considerare la possibilità di un blocco specifico del petrolio, del carbone o del gas, rimpiazzando progressivamente gli approvvigionamenti mancanti.

Dello stesso parere il ministro austriaco della Finanze, Magnus Brunner, al suo arrivo alla riunione dell’Eurogruppo: “L’Austria non è favorevole a imporre nuove sanzioni alla Russia riguardanti il gas perché siamo molto dipendenti dal gas russo e tutte le sanzioni che colpiscono noi più della Russia non vanno bene, per questo siamo contrari alle sanzioni sia sul petrolio che sul gas”.

Brunner che si è detto favorevole a nuove sanzioni che riguardino altri settori ha aggiunto: “Quello che è successo è orribile”, riferendosi a quanto accaduto nella città ucraina di Bucha “ma quando si parla di sanzioni bisogna restare calmi e se queste fanno più male a te che alla controparte, non è il modo giusto di procedere”.

Di tutt’altro avviso il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, da Zagabria, dove ha partecipato alla Trilaterale dell’Alto Adriatico con i colleghi sloveno e croato:“L’Italia non si tirerà indietro sul blocco dell’import di petrolio e di gas dalla Russia. Noi non abbiamo mai posto alcun tipo di veto sui pacchetti di sanzioni e non porremo alcun veto”. Infine ha concluso: “È importante che venga stabilito il prima possibile un tetto massimo al prezzo del gas, a maggior ragione se viene bloccato l’import dalla Russia”.