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Nuovi bombardamenti su Kiev: colpita sede Ukrenergo. Bombardate anche Odessa, Sumy e Dnipropetrovsk

Pare ormai evidente che l’obiettivo degli attacchi russi che continuano da giorni sia quello di colpire in modo irreparabile le infrastrutture energetiche ucraine e lasciare la nazione quasi al buio

Almeno nove droni kamikaze russi Shahed-136 – di fabbricazione iraniana – hanno colpito Kiev stamattina. A confermare gli attacchi anche il sindaco di Kiev Vitali Klitschko su twitter.

Le esplosioni si sono verificate nel centro della capitale con addirittura soldati ucraini che vedendo i droni arrivare, hanno tentato disperatamente di abbatterli con i loro fucili d’assalto, senza successo. Secondo fonti ucraine, ci sono persone sotto le macerie di un edificio residenziale. Sui social nel Paese vengono fornite istruzioni su come far cadere i micidiali droni Shahed-136 usando armi leggere, segnale che le difese antiaeree sono poco efficaci contro i droni kamikaze che continuano a cadere sulle città ucraine dall’inizio della rappresaglia per l’attentato al ponte di Crimea.

Il capo delle ferrovie statali ucraine Alexander Kamyshin ha affermato che alcune esplosioni si sono verificate vicino alla stazione centrale di Kiev e decine di persone si sono riparate in un sottopassaggio della stazione.

Colpita inoltre la sede della compagnia nazionale dell’energia ucraina Ukrenergo, chiaro segnale che i vertici russi vogliano colpire soprattutto le infrastrutture energetiche ucraine.

Intanto l’allarme aereo continua su tutta l’Ucraina e i residenti delle città colpite sono stati invitati a restare nei rifugi, con il traffico veicolare sospeso.

Tuttavia non solo Kiev è stata colpita. Diverse esplosioni si sono verificate questa mattina anche ad Odessa, nel sud-est dell’Ucraina, secondo quanto riportato dal media ucraino Strana. E’ stato emesso un avviso di raid aereo nella regione di Odessa. I bombadamenti continuano da ieri su Odessa, Kharkov e nella città di Nikolayev, secondo quanto riportato dal portale di notizie Klimenko Time. Inoltre, ieri era stata data l’allerta aerea per le regioni di Poltava, Kharkov, Dnepropetrovsk e Kirovograd.

Attacchi russi con droni kamikaze anche contro varie aree delle regioni di Sumy e Dnipropetrovsk, concentrandosi ancora e  soprattutto sulle infrastrutture elettriche. Il governatore dell’Oblast di Sumy Dmytro Zhyvytskyi ha riferito infatti che le forze russe hanno colpito le infrastrutture critiche nel distretto di Romenskyi dopo le 5 del mattino.

Infine, secondo l’operatore nucleare nazionale ucraino Energoatom, la centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata disconnessa dalla rete elettrica nazionale in seguito ai bombardamenti russi. Sono stati attivati i generatori diesel di riserva per garantire l’alimentazione dell’impianto. “Nuovamente bombardate le sottostazioni di alcune infrastrutture critiche nel territorio controllato dall’Ucraina, provocando la chiusura dell’ultima linea di alimentazione da 750 kV all’impianto di Zaporizhzhia”, si legge in una nota.