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Sciacca. 2 Palermitani beccati a pescare 700 ricci di mare: sequestrati e multati di 8 mila euro


La Guardia Costiera di Sciacca, ha beccato 2 subacquei che nelle acque di contrada Renella, avevano pescato 700 ricci di mare illegalmente che sono stati sequestrati insieme all’attrezzatura. I due sono stati multati per 8000 euro

L’intervento dei militari del Circomare, supportati dai Carabinieri di Sciacca, è avvenuto a seguito della segnalazione di un privato cittadino, ed ha permesso di beccare due pescatori subacquei sportivi F.M. di 40 anni e L.A., di 36 ai quali sono state contestate violazioni amministrative per un totale di 8.000 euro per aver pescato un quantitativo di ricci superiore a 50 esemplari, così come previsto dalla normativa nazionale. Inoltre, sono state sequestrate la totalità delle attrezzature subacquee utilizzate dai due trasgressori per la pesca della risorsa ittica in questione.

Ricordiamo che a stabilire il periodo di fermo biologico è il D.M. 12 gennaio 1995 che disciplina la pesca del riccio di mare -Gazz. Uff. 25 gennaio 1995, n. 20, e prevede il divieto di raccolta e di consumo, per consentire la fecondazione e quindi la riproduzione della specie.

La pesca del riccio è vietata, sia a scopo commerciale che sportivo, pena la confisca del pescato, degli attrezzi e multe da mille a seimila euro. La raccolta di esemplari sotto misura comporta anche una denuncia penale. La taglia minima di cattura, infatti, non deve essere inferiore a 7 centimetri di diametro totale, compresi gli aculei.

Inoltre, nel restante periodo dell’anno che va dal 1° Luglio al 30 Aprile, è circoscritta ai casi di immersione e di pesca manuale, tramite asta a specchio e rastrello; i professionisti possono raccogliere fino ad un massimo di mille esemplari al giorno, gli sportivi non più di cinquanta.

I militari della capitaneria di porto hanno ringraziato la cittadinanza “particolarmente sensibile al tema che con la segnalazione di cui sopra ha permesso di contrastare il fenomeno in questione”.