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Sciacca. Cittadinanzattiva contro Firenze e Asp: “situazione ospedale incerta e non trasparente, intervenga il sindaco”


Si fa incandescente la situazione negli ospedali di Sciacca e Ribera, l’arrivo del commissario ad acta Alberto Firenze di fatto divenuto “l’uomo nero” della sanità saccense nell’immaginario collettivo, invece che sanare le problematiche le ha acuite almeno mediaticamente, allontanando i pazienti dal Giovanni Paolo II

Sulla poca trasparenza, mancanza di dialogo e scelte non condivise negli ospedali di Sciacca e Ribera, sono arrivati gli interventi, – quasi tutti contrari, tranne quelli di ufficio e poco convinti del centro destra locale -, di quasi tutti gli esponenti politici del territorio.

Il “bersaglio” di questi affondi quasi sempre il commissario Alberto Firenze, che chiamato in causa, quando lo ha fatto, ha risposto con “sufficienza” e forse supponenza, tacciando chiunque gli andasse contro di “fare politica”, dimenticando – forse – che le sue scelte, incidono sulla qualità e sulle vite delle persone e che tante di queste persone oggi hanno paura ad andare in ospedale ed i sindaci lo denunciano ormai a pieni polmoni da settimane.

Su questa linea oggi Cittadinanzattiva, TDM e PDC, chiedono al Sindaco di Sciacca Francesca Valenti nella qualità di massima autorità sanitaria della nostra città, di farsi promotrice di un incontro presso il comune tra la deputazione regionale e nazionale del nostro territorio, affinché si possa porre in essere un’azione sinergica, efficace, in difesa della sanità e del nostro presidio ospedaliero.

Questa richiesta è “figlia” della situazione “poco chiara”, definita dai richiedenti “preoccupante, di grande incertezza e di poca trasparenza, che si sta determinando all’interno dei presidi ospedalieri riuniti ‘Giovanni Paolo II’ e ‘Fratelli Parlapiano’ di Ribera, in conseguenza della diffusione del covid 19”.

Il nostro sodalizio – scrive Il Coordinatore Gero Maggio, rivolgendosi al sindaco – esprime apprezzamento per la sua opera intelligente, costante e tenace per la difesa della nostra comunità e della nostra incolumità e valuta positivamente alcune proposte, che vengono avanzate da alcuni rappresentanti politici della nostra cittadina.

Il nostro movimento chiede alla politica regionale, ai suoi massimi rappresentanti, all’Asp, al commissario covid 19 prof. Firenze chiarezza, trasparenza delle informazioni, sicurezza, anche perché diffuso è il senso di paura, preoccupazione presso i cittadini che anziché curarsi e rivolgersi alla nostra struttura, preferiscono rimanere a casa”.

“Si chiedono trasparenza e concertazione, dialogo e coinvolgimento nelle scelte”. Continua Maggio, che per meglio fare comprendere l’importanza della richiesta, cita l’articolo 32 della carta costituzionale che così recita:“la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”.

“Siamo convinti che tale diritto – conclude il coordinatore – debba essere difeso strenuamente senza infingimenti e con abnegazione e spirito di servizio”.