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Sciacca. La marineria in stato di agitazione/sciopero e sit-in temporaneo stradale


Gli armatori della marineria di Sciacca facendo seguito alle comunicazioni inoltrate al commissariato nei giorni scorsi relativamente allo stato di agitazione comunica che la marineria continua con la stato di agitazione/sciopero e blocco delle attività di pesca

Queste le motivazioni. Lo stato di agitazione riguarda il nuovo Regolamento Comunitario 982/2019 che nel dettaglio ha introdotto zone di interdizione alla pesca a strascico molto ampie fra le quali “est del banco avventura” e “ovest del bacino di Gela”.

Il tutto collegato all’ulteriore inasprimento dei controlli, che dopo la presenza di nave della comunità europea, vede adesso la presenza di un pattugliatore della Guardia Costiera effettuare controlli sulle imbarcazioni di Sciacca. Della vicenda è stato informato il Sindaco immediatamente.

Lo stato di agitazione giunge al culmine di tante altre questioni che riguardano il restringimento della attività di pesca. I pescatori vengono ormai considerati saccheggiatori del mare e non lavoratori come tanti altri che cercato solo il sostentamento delle proprie famiglie.

Lo stato di agitazione con il blocco delle attività di pesca ad oltranza prevede sit-in in zona portuale con esposizione di striscioni e riunioni presso l’oratorio della chiesa di San Pietro. Si prevede altresì di incontrare il Sindaco nella mattinata di venerdi 26 presso la residenza comunale.

Inoltre si comunica che lunedì 29 luglio dalle ore 10.00 alle ore 13.00 si effettuerà un sit in presso la statale 115 in località piana schunchipani nei pressi del rifornimento di carburante con rallentamento temporaneo e a intermittenza del traffico veicolare.

La marineria chiede agli organi di governo di potere esercitare il proprio lavoro centenario in pace nel rispetto dell’ambiente marino ma anche nel rispetto delle proprie tradizioni di pesca e soprattutto per potere continuare la propria attività e il sostentamento delle proprie famiglie.
La marineria  rimane in attesa di avere risposte dagli organi di governo.