Lo avevamo detto lo scorso 5 agosto, puntualmente abbiamo avuto conferma oggi, lunedì 12: Sino Caracappa ha organizzato spettacoli in due location inutilizzabili, alla faccia del modello Bilbao e dell’organizzazione minima che un Comune dovrebbe garantire
Tutto è andato come noi di Fatti&Avvenimenti.it avevamo previsto nell’articolo dello scorso 5 agosto, dopo lo spostamento del “Sicilian Indie Festival – Cunti e canti” dalla Cavea del parco delle Terme non ancora pronto per accogliere visitatori, adesso arrivano i problemi anche per gli spettacoli teatrali organizzati all’Atrio Inferiore del Comune di Sciacca.
E’ infatti saltato il primo spettacolo teatrale del Cartellone dell’Estate Saccense che doveva svolgersi proprio questa sera, si tratta de le “Le bisbetiche stremate” di Salvatore Monte. Il motivo dell’annullamento è presto detto: l’Atrio Inferiore del Comune di Sciacca non dispone delle autorizzazioni adeguate ad ospitare uno spettacolo pubblico.

Uno scenario, come detto, che noi di Fatti&Avvenimenti.it avevamo già previsto, solo una persona a Sciacca non lo aveva previsto: Sino Bilbao, l’assessore che rilascia interviste ridacchiando – di cosa lo sa solo lui – mentre annuncia – giusto per tentare di lanciare un po’ di fumo negli occhi – l’improbabile apertura del Parco delle Terme per lo scorso sabato 10. Inutile dire che siamo a lunedì 12 e l’apertura del parco è stata rimandata all’inaugurazione alla quale dovrebbe presenziare il presidente della Regione Musumeci. Inagurazione in pompa magna, ma dalla data ad oggi non ancora determinata. Ma del resto come dar torto alla lungimirante amministrazione di Francesca Valenti, o una settimana prima o una settimana dopo, arrivati a metà agosto, cambia ben poco.
E intanto, mentre la Compagnia Teatrale di Salvatore Monte dovrà scusarsi per colpe non sue a causa del mancato spettacolo di questa sera per il quale erano già state garantite oltre 120 presenze paganti, al danno si aggiunge la beffa. Come riferito dallo stesso Salvatore Monte infatti, il Comune di Sciacca pretende un contributo economico da parte di ogni Compagnia Teatrale per il pagamento dei costi per il palco.
Ricapitolando per chi si fosse perso qualche passaggio: prima l’assessore Bilbao mette nel cartellone dell’Estate saccense – che riguarda solo agosto e settembre perché l’ha presentato clamorosamente in ritardo – molti spettacoli teatrali da svolgersi dentro l’Atrio Inferiore del Comune ed a cui il Comune non concende alcun contributo economico; dopo si scopre – ma lo sapevano tutti – che l’Atrio non ha i requisiti di sicurezza per ospitare gli spettacoli; tuttavia il buon assessore Bilbao pur conoscendo benissimo la questione non provvede a spostare gli spettacoli – contrariamente a quanto fatto con i concerti alla Cavea, ma magari non ha voluto spostare una seconda volta gli eventi solo per una questione di vergogna – e si arriva ad oggi, con l’improvvisa comunicazione dell’impossibilità di far svolgere il primo evento in programa; dulcis in fundo, oltre al danno la beffa, il Comune vuole che il palco per gli spettacoli venga pagato dalle compagnie teatrali che lo usano.
Insomma, più che “modello Bilbao”, pare che l’assesore usi il modello “comu veni si cunta”, perfettamente in linea con il dialetto tanto caro al suo modo di intitolare le iniziative.
Ma non si preoccupino i lettori, dopo questa notizia si aumenterà il ritmo della corsa contro il tempo per aprire Atrio e Cavea, cascasse il mondo, fosse pure al 31 di agosto, un minimo risultato per portare a casa la faccia dovrà essere raggiunto. Del resto, chiù scuru di mezzanotte non può fare.
E poi diciamolo, in chiusura, non è vero che l’Atrio non è sicuro. O per lo meno, finché la fortuna assiste chi lo usa, va tutto a gonfie vele. Del resto come giustificare altrimenti le iniziative di D&G di qualche settimana fa o il sontuoso matrimonio tenuto a porte chiuse dentro l’Atrio Inferiore lo scorso giovedì 8 agosto?
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.