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Sono 21 i morti e 18 feriti del bus precipitato dal cavalcavia per 10 metri: forse un malore dell’autista la causa della tragedia

Terrificante il bilancio delle vittime del pullman che esce di strada, sfonda il guardrail, precipita dal cavalcavia per dieci metri e prende fuoco

Sono 21 i morti tra cui due bambini, oltre a 18 feriti, 4 gravissimi, dell’incidente che ieri sera ha coinvolto un bus a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Mestre. Il pullman stava rientrando al camping Hu, dove i turisti alloggiavano.

Secondo le prime ipotesi, l’incidente sarebbe stato causato da un malore improvviso dell’autista, ma la dinamica è ancora da accertare. Dai primi rilievi il bus è precipitato da oltre dieci metri, un volo dopo avere urtato violentemente la doppia barriera di protezione del cavalcavia della bretella che da Mestre porta verso Marghera e l’autostrada A4. Il pullman ha sfondato la prima protezione fatta da un guard rail e la seconda barriera in metallo che delimita il passaggio pedonale, per poi schiantarti sulla strada sottostante capovolgendosi e finendo tra un magazzino e i binari della stazione di Mestre incendiandosi.

Alberto Rizzotto autista del bus

Delle 21 vittime solo sette di loro sono state identificate: l’autista del bus, Alberto Rizzotto, 40 anni, originario di Conegliano, in provincia di Treviso, e residente a Tezze di Vazzola, 4-5 ucraini (sulla nazionalità di una delle quattro donne permane incertezza) e un tedesco. Tra i feriti, 11 stranieri, di cui quattro ucraini (due donne, un uomo e una minore), un tedesco, una francese, un croato, una coppia spagnola e due minori (maschio e femmina) di origine austriaca. Molti di loro si trovano in rianimazione, in particolare due sono stati operati nella notte a Padova e sono ricoverati in terapia intensiva. Lo ha comunicato il prefetto di Venezia, Michele Di Bari, dopo aver ricevuto le ultime informazioni dai dirigenti sanitari.