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Tarquini, direttore di Avvenire: “non mi fido né della Nato, né dei diplomatici ci hanno portato in guerra”

Un commento duro quello di Marco Tarquini direttore di “Avvenire”, ospite a Piazza Pulita, che ha innescato la reazione dei presenti

 

Puntata dai toni accesi quella di ieri sera di Piazza Pulita, programma in onda su LA7 condotto da Corrado Formigli. Il tema e non poteva essere altrimenti è stato il conflitto in atto in Ucraina, tra gli ospiti della serata c’erano il Prof. Orsini, l’Ambasciatore Riccardo Sessa e in collegamento,il direttore di Libero Alessandro Sallusti e il direttore dell’Avvenire, testata direttamente collegata al Vaticano, Marco Tarquini e proprio quest’ultimo è stato protagonista di un paio di interventi che hanno fatto storcere il naso ai presenti.

Dopo avere mostrato un video del vice segretario della Nato, Mircea Gedana, Corrado Formigli chiede a Tarquini cosa ne pensa delle armi definite “legittime”, inviate agli ucraini per difendere la pace. La risposta del direttore di Avvenire non è stata quella che il giornalista si aspettava:  “Il vice segretario della Nato Mircea Gedana, ha detto ‘fidatevi’ e poi l’Ambasciatore Riccardo Sessa, poco fa ha detto ‘mi creda’, – dice Tarquini – voglio dire ad entrambi, non vi credo e non mi fido. Non credo a quello che i diplomatici hanno fatto perché alla guerra siamo arrivati e sul tavolo della trattativa c’erano gli stessi elementi negoziali che c’erano prima che scoppiasse le ostilità e non mi fido delle alleanze militari che dall’inizio del secolo hanno deciso in modo selettivo quando intervenire e quando no, nonostante i tanti morti, tranne quando si decide che la partita vale la pena di essere giocata, sulla pelle dei civili”.

Poi risponde alla domanda iniziale: “tutti i popoli hanno diritto a difendersi, ma credo che ci sia un soluzione diplomatica che è quella che vede entrare in gioco, non come potenze che osservano da lontano e lucrano sulla guerra civile europea che è stata innescata, Stati uniti e Cina, ma gli Stati Uniti devono accettare il ruolo consolare che la Cina sta reclamando, per stabilizzare una situazione che è stata destabilizzata con esiti imprevedibili e terrificanti”, e conclude: “Ci può difendere, ma che non ci vengano a dire che ci sono guerre giuste”.

Dopo queste parole interviene il direttore di “Libero”, Alessandro Sallusti che contesta al direttore di “Avvenire” la frase “io non mi fido dei diplomatici e non credo ai tecnici”. La risposta di Tarquini è stata secca: “Ho detto, non mi fido del vice segretario generale della Nato e non credo all’ambasciatore Sessa, perché quello che hanno fatto finora i diplomatici, ci ha precipitato nelle guerra, questo è il dato ed è un dato fattuale”.