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Ucraina. Erdogan propone cessate il fuoco anticipato, ma Kiev lo stoppa “nessuna tregua finché Mosca non si ritira”

Erdogan vuole proporre a Putin un cessate il fuoco anticipato, ma Poodolyak lo gela subito: “No a cessate il fuoco, unica base per i negoziati è quella della Formula di pace del presidente Zelensky”

Il presidente del Brasile Lula, ha avuto un alterco con il presidente ucraino Zelensky perché ha affermato che né la Russia né l’Ucraina vogliono la Pace e a giudicare dalla reazione del consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, la sua affermazione ha basi più che solide.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante i previsti colloqui con Vladimir Putin che dovrebbero tenersi a fine agosto, intende proporre la ripresa dei colloqui di pace sull’Ucraina per raggiungere un cessate il fuoco anticipato. Lo ha detto all’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti una fonte dell’amministrazione di Ankara.

“Erdogan offrirà la sua mediazione ribadendo la tesi che non ci saranno vincitori nella guerra e vinti nel processo di pace”, ha detto la fonte, definendo il presidente turco “l’unico leader mondiale” che gode della “sincera fiducia” di Putin e Zelensky”.

Ma subito dopo è arrivata la replica di Poodolyak che ha ribadito che l’unica base per i negoziati’ è quella della Formula di pace del presidente Zelensky.
“Non possono esserci posizioni di compromesso come cessate il fuoco immediati e negoziati qui e ora che diano alla Russia il tempo di restare nei territori occupati. Solo il ritiro delle truppe russe al confine del 1991” ha scritto su Twitter il consigliere presidenziale ucraino, aggiungendo che “Non bisogna farsi illusioni: qualsiasi ‘Minsk-3’ non farà che prolungare la guerra in futuro. È l’abbandono delle illusioni ciò che sta avvenendo oggi in molti Paesi che ieri avevano giudicato male la Russia”, ha concluso Mykhailo Podolyak.

Considerando che ieri il portavoce del Cremlino Peskov ha detto che “Al momento non ci sono margini per un accordo di Pace. Continueremo l’operazione per il prossimo futuro. La Russia vuole controllare solo i territori fissati nella sua costituzione e non vuole aggiungere altri territori ucraini”, un negoziato di pace appare difficile da organizzare.

Le due posizioni al momento sono inconciliabili, le condizioni del presidente ucraino Zelnsky sono inaccettabili per il presidente russo Putin e viceversa. “La Russia vuole controllare solo quei territori che sono russi in base alla sua costituzione”, ha detto l’addetto stampa presidenziale russo in un’intervista al New York Times, ed ha risposto “No”, quando gli è stato chiesto se la Russia vuole aggiungere altri territori ucraini. “Vogliamo solo controllare tutta la terra che ora abbiamo scritto nella nostra Costituzione come nostra”.

Appare evidente che se non c’è un cambio di vedute da entrambi le parti, questa guerra può finire solo in due modi.

La prima è che l’Occidente dopo avere inviato armi e soldi ed essersi indebolita economicamente, si stanchi o si spacchi e smetta di foraggiare Kiev, che inevitabilmente verrebbe sconfitta.

La seconda è che l’esercito ucraino, cosa che non è riuscito a fare due mesi di controffensiva, riesca a sconfiggere l’armata rossa, a quel punto Mosca e di questo sia l’Europa ma soprattutto gli Stati Uniti ne sono consapevoli, Putin non potendo permettersi di perdere userebbe l’atomica. Comunque vada per l’Ucraina il finale non appare positivo.