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 Ucraina. Mosca avrebbe usato per la prima volta una bomba termobarica da 1.500 kg: una “mini atomica”

Mosca avrebbe usato una bomba termobarica da 1.500 kg durante l’attacco al villaggio di Velyka Pysarivka: sarebbe il primo utilizzo documentato di un simile missile in guerra

 

A dirlo è il giornalista della “Bild” Julian Röpcke, secondo cui l’esercito russo durante l’ultimo attacco del 17 marzo scorso al villaggio di Velyka Pysarivka, situato nel nord-est dell’Ucraina, tra Sumy e il confine ucraino-russo avrebbe usato circa 200 missili tra cui una bomba ODAB-1500.

Il giornalista a prova della notizia, ha mostrato un video ottenuto dal canale di social media ucraino Supernova+, la cui fonte primaria è russa. Nel video ripreso da un drone, si vede una colonna di fumo che si alza alta nel cielo. L’informazione è stata confermata dal giornalista ed esperto militare Aleksandr Kovalenko

La bomba termobarica, non è una novità, la tecnologia risale ai tempi dell’Unione Sovietica e per la detonazione usa una miscela di liquido infiammabile e ossigeno che provoca un’onda d’urto e un aumento di pressione, che di solito è letale per gli organismi umani e animali. Nell’area dell’esplosione, tutto l’ossigeno viene consumato (da cui il nome “bomba a vuoto”) e l’esplosione stessa è potente e dura più a lungo rispetto a una carica classica.

Il risultato è che tutti gli organismi viventi presenti nell’area dell’esplosione muoiono per l’effetto della lacerazione dei tessuti molli. Dopo la detonazione nell’epicentro dell’esplosione, la temperatura raggiunge i 3.000. gradi. Le cariche termobariche di fatto sono una versione più economica delle armi nucleari.

La Russia fino ad ora ha utilizzato cariche termobariche molto più piccole, che pesavano fino a 500 kg. ma pare che abbia alzato il livello a 1500 Kg, novità confermata su Telegram dai soldati della 117a Brigata di difesa territoriale indipendente di stanza nella regione di Sumy. “Tali armi hanno un potere distruttivo molto maggiore”, sottolineano i soldati.