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Usa. Camera avvia procedura di impeachment contro Biden: benefici finanziari dagli affari stipulati dal figlio Hunter

La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti aprirà un’indagine di impeachment contro il presidente americano Joe Biden, accusato di abuso di potere, ostruzione e corruzione


Lo ha annunciato lo ‘speaker’ della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy. “Non prendo questa decisione alla leggera. Questi fatti dovrebbero preoccupare tutti gli americani”, ha dichiarato. Biden è accusato di aver avuto benefici finanziari dagli affari stipulati dal figlio, Hunter, con governi stranieri, tra cui Cina e Ucraina. L’avvio del processo al presidente, secondo i repubblicani, dovrebbe facilitare l’accesso a documenti bancari e altri riservati che riguardano il presidente e suo figlio.

“Le indagini dei Repubblicani della Camera – ha commentato uno dei portavoce della Casa Bianca, Ian Sams – non hanno portato a prove di condotta sbagliata. Anzi, i loro testimoni e i documenti prodotti hanno mostrato che non c’è nessun legame che porti al presidente degli Stati Uniti”. Ma la decisione di McCarthy nascerebbe anche dall’ultimatum lanciato dalla corrente di destra, guidata dal rappresentante della Florida e trumpiano Matt Gaetz, di votare il suo siluramento dal ruolo di speaker se non avesse avviato le procedure di impeachment.

A condurre l’inchiesta saranno il presidente della commissione di vigilanza della Camera James Comer, quello della commissione giudiziaria Jim Jordan e il presidente della commissione Modi e mezzi Jason Smith.

La minaccia non è arrivata a sorpresa. McCarthy, che aveva dovuto superare quindici ballottaggi prima di essere nominato speaker a gennaio, cosa mai successa negli ultimi 150 anni, era sotto scacco da mesi, da quando la corrente di Gaetz aveva barattato il voto per eleggerlo, in cambio della possibilità di poterlo sottoporre più facilmente a voto di sfiducia.