⦿ Ultim'ora

I due tunisini arrestati ieri nel bliz a Menfi sono fuggiti da una botola. Tutti i particolari


L’operazione anti-immigrazione di ieri mattina denominata “Scorpion fish”, coordinata dalla Dda di Palermo, che ha portato allo smantellamento di una banda di tunisini che organizzava sbarchi di immigrati con collegamenti anche con aree terroristiche, è finita con l’arresto di dodici persone, tra cui anche quattro siciliani.

Nell’operazione ricordiamo è rimasto ferito ed è ancora in gravi condizioni, ricoverato all’ospedale Villa Sofia di Palermo, un giovane militare delle Fiamme Gialle in servizio a Palermo, che assieme ai suoi colleghi, avrebbe dovuto notificare dei provvedimenti di fermo a due extracomunitari a Menfi. Il finanziere, proprio a causa dell’inseguimento ai due, che si sono dati alla fuga, è caduto dal quarto piano.

Ed ora arrivano i dettagli della fuga dei due tunisini bloccati ieri a Menfi dai finanzieri del Gico di Palermo, che pare avessero già un piano di fuga ben studiato. Secondo le poche indiscrezioni che emergono dallo stretto riserbo degli investigatori, nell’appartamento al quarto piano, ci sarebbe stata una botola, da dove i fuggitivi, hanno poi raggiunto il tetto della casa.

I due arrestati a Menfi , sono i tunisini Akrem Toumi (detto Akram), di 50 anni, e Sarra Khaterchi (detta Sara), di 32, che da qualche tempo erano residente nella cittadina. Gli investigatori, ora dovranno capire il perché i due avessero scelto proprio Menfi come sede della loro attività e le indagini, pare che potrebbero portare alla scoperta di altre importanti piste.